24 Ore di Le Mans, ecco come si preparano i piloti

Dai turni di riposo all’alimentazione, così gli equipaggi delle due Ferrari 499P ufficiali, la 50 e la 51, affronteranno la 24 Ore di Le Mans

24 Ore di Le Mans, ecco come si preparano i piloti
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Per il pubblico, la 24 Ore di Le Mans è una corsa lunga all’insegna dell’adrenalina e delle emozioni che solo il Circuit de La Sarthe può regalare. Per i team e, in particolare, per i piloti, è un evento ben più lungo e intenso. Dai turni di riposo all’alimentazione, ecco come gli equipaggi delle due Ferrari 499P ufficiali, la 50 e la 51, affronteranno la 24 Ore di Le Mans.

Ferrari

SONNO

Presentarsi riposati all’appuntamento della 24 Ore di Le Mans è un obiettivo fondamentale, non meno importante della capacità di recuperare le energie durante la gara. Il letto i piloti lo troveranno all’interno del motorhome dedicato agli equipaggi Ferrari, a pochi metri dal box. Il preparatore atletico di Giovinazzi tenderà a suggerire al pilota pugliese dei cicli di microsonno. Come lo scorso anno. Per raggiungere questo obiettivo, Giovinazzi, sta seguendo un “allenamento” da qualche settimana, che prevede di chiudere gli occhi, fare dei respiri profondi, percepire al meglio il proprio corpo e ascoltare musica rilassante, come il suono del flauto tibetano. La stessa armonia che ascolta in pista durante le pause, e lo aiuta a gestire l’adrenalina.

CIBO

Spuntini frequenti, calibrati per ottimizzare l’apporto energetico e la velocità nella digestione, rappresentano un punto fermo nel fine settimana di gara a Le Mans. Idratazione e nutrizione con piccole porzioni di cibo prima di ogni stint sono la "ricetta" di Calado, che all’occorrenza aggiunge alla dieta barrette energetiche e integratori. Per Alessandro Pier Guidi, pasta o riso in bianco insieme a una fetta di crostata devono essere pronte appena quando scende dalla vettura a fine turno.

Ferrari

ESERCIZI

Prima di salire sulla 499P, ogni pilota si prepara non solo sul piano tecnico – confrontandosi con gli ingegneri nel garage sulle strategie da seguire e le variabili da tenere in considerazione – ma anche a livello fisico. Un autentico “warm-up” che include esercizi di isometria e una sorta di ginnastica per gli occhi. In questo esercizio, i piloti seguono con lo sguardo un determinato dettaglio posto di fronte a loro, guardando in ogni direzione con l’obiettivo di riscaldare la muscolatura oculare.

I riflessi, del resto, sono essenziali per tornare al volante e dare il massimo sin dal primo giro in pista. La preparazione per la 24 Ore di Le Mans richiede una combinazione di riposo, alimentazione e esercizio fisico, che permettono ai piloti di affrontare questa sfida estrema con la massima efficienza e prontezza.

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