Auto, il 78% degli italiani passerebbe all'elettrico

Gli automobilisti italiani si sono rivelati quelli più attenti alla mobilità sostenibile: è quanto emerge dal Global Automotive Consumer Study 2023, lo studio globale Deloitte

Auto, il 78% degli italiani passerebbe all'elettrico

Nella maggior parte delle previsioni, il 2022 sarebbe dovuto essere l'anno della definitiva conferma delle auto elettriche. Tuttavia, le complesse evoluzioni geopolitiche hanno complicato l'economia e a risentirne è stato anche il mercato dell'auto. Alcune evidenze emergono dal Global Automotive Consumer Study 2023, lo studio globale che Deloitte conduce ogni anno su oltre 26.000 consumatori in 24 Paesi con l'obiettivo di fare luce sulle tendenze e variabili più rilevanti nella trasformazione del settore automotive.

Franco Orsogna, Automotive Leader di Deloitte Central Mediterranean, ha spiegato che "l'industria automotive sta affrontando una delle fasi più complesse della propria storia, ma al tempo stesso continua ad evolvere e avanzare, cercando di trasformare le numerose sfide in nuove opportunità". Nonostante la frenata, il rapporto 2022 conferma comunque che, sull'elettrico, "la strada verso il nuovo paradigma della mobilità elettrica sia ormai tracciata, sebbene i prezzi di listino ancora elevati rappresentino uno dei freni più importanti per la diffusione dei veicoli elettrici nel mercato". Ma il fattore prezzo resta comunque un elemento relativo, come sottolinea anche Orsogna, perché a fronte di un prezzo d'acquisto superiore rispetto alle vetture con carburanti tradizionali, c'è un controbilanciamento nel "desiderio dei consumatori di ridurre sistematicamente i costi di rifornimento e utilizzo del veicolo".

Ampliando lo sguardo al mercato globale, la transizione verso la mobilità elettrica procede con decisione, spinta da nuove tecnologie e normative sempre più stringenti e vincolanti sul fronte ambientale. Secondo lo studio continua a crescere la preferenza per i veicoli alternativi a benzina e diesel, con l'Italia in testa alla classifica dei consumatori attenti alla sostenibilità: il 78% che vorrebbe passare all'elettrico. Ovviamente, questi dati vanno letti con tutte le cautele del caso, perché gli elementi che spostano il gradimento del pubblico sono diversi e tra questi si trovano principalmente l'accessibilità economica, l'autonomia delle batterie e le tempistiche di ricarica dei veicoli. Su questi tre elementi le case automobilistiche dovranno trovare la quadra e, dove è possibile, anche unire le energie per puntare con decisione verso una mobilità a zero emissioni che, al tempo stesso, sia accessibile e sostenibile anche economicamente.

Nel report Deloitte, inoltre, si evidenzia come continui a essere alto l'interesse dei consumatori per le funzionalità avanzate a bordo di veicoli sempre più connessi e digitalizzati. In particolare, in Italia i servizi più apprezzati sono quelli che forniscono aggiornamenti relativi alla manutenzione o stato di salute del veicolo (69%) e al miglioramento della sicurezza stradale (69%), seguiti dalla manutenzione predittiva e dagli update su traffico e congestione stradale (64%). Ma per quanto concerne le modalità di pagamento per la fruizione dei servizi ci sono delle differenze: la maggior parte degli intervistati predilige un costo basato sull'utilizzo effettivo (61%), seguito da un cost premium incluso nell'investimento d'acquisto iniziale (32%).

In tutti i Paesi risulta nettamente minoritaria la quota di chi sceglierebbe in primo luogo una modalità "in abbonamento" attraverso un canone mensile (in Italia solo il 7% rispetto al 16% della Germania o al 20% degli Stati Uniti).

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