Con la nuova generazione di Audi SQ8 e-tron e Q8 e-tron, il marchio dei quattro anelli posa un'importante pietra miliare nel suo processo di elettrificazione, processo che presto otterrà un'ulteriore accelerazione.
La prossima piattaforma, nata dalla collaborazione tra Audi e Porsche e rappresentativa quindi dei brand premium all'interno del Gruppo Volkwagen, sarà infatti dedicata alle elettriche di fascia alta. La gamma Q8 e-tron, però, pur essendo realizzata su una piattaforma non dedicata e condivisa con il mondo endotermico, utilizza degli ingredienti fondamentali e di alta qualità, ecco quali...
Nuova generazione, passi da gigante
Andando a confrontare due linee di prodotto che in casa Audi hanno incarnato, rispettivamente, il top della tecnologie dei motori a combustione e il top di quelli elettrici, si notano dei numeri interessanti.
Per il mondo termico la rappresentante è Audi RS6 Avant, un'ammiraglia sportive che ha introdotto in 20 anni e 4 generazioni moltissime delle novità tecnologiche che sono poi state condivise con il resto della gamma. In questi due decenni la RS6 Avant è cresciuta del 40% nella potenza e ha migliorato la sua efficienza del 13%.
Ad Audi SQ8 e-tron, invece, è servito molto meno. Si tratta di un segno dell'enorme accelerazione, frutto di ingenti investimenti, messa in campo dal produttore tedesco nel mondo EV: in 2 anni e 2 generazioni la potenza di ricarica è cresciuta del 13% mentre l'efficienza è migliorata del 25%.
Non la migliore elettrica, ma un ottimo SUV elettrico
Audi deve ancora fare un passo in avanti per poter realizzare un'elettrica al top dell'efficienza: nel paragrafo dedicato alla PPE vi spiegherò perché - secondo me - sono molto vicini all'obiettivo. Oggi, quindi, non si può definire Audi SQ8 e-tron come l'elettrica più efficiente, ma è molto interessante per diversi aspetti.
Il primo è quello della curva di ricarica, un aspetto importante che molti produttori hanno sottovalutato e che Audi, invece, considera con attenzione. Al posto di lanciarsi in proclami in cui esalta il picco massimo raggiunto, qui di 170 kW per la ricarica in corrente continua, Audi mostra la promessa della curva di ricarica di Q8 e-tron e SQ8 e-tron, una curva che sale in fretta e che resta piatta, scendendo poi verso il basso in maniera molto più dolce dei concorrenti.
Questo significa ridurre i tempi di ricarica e, con le colonnine ultra veloci come Ionity, Ewiva o Free To X (qui lo speciale sulla rete autostradale), si ricarica dal 10% all'80% in soli 31 minuti.
Tenete da parte questo dato per il momento perché lo dovremo analizzare insieme alle prestazioni della batteria. La seconda generazione monta un accumulatore da 114 kWh lordi (106 kWh netti). Più capacità senza aumentare gli ingombri: il trucco è l'aumento della densità energetica della batteria composta da celle prismatiche.
Pur consumando tanto, una media di 27 kWh ogni 100 chilometri in un percorso misto che include una parte di autostrada, Audi SQ8 e-tron può infatti contare su tanta autonomia. Ipotizziamo una media di 29 kWh/100 km in una tratta solamente autostradale a 130 km/h: l'autonomia in autostrada a velocità da crociera è di 365 km con una ricarica... non male per un'auto da 2.650 kg in ordine di marcia.
Per darvi un'idea, una Tesla Model 3 con batteria da 75 kWh percorre quasi 350 km in autostrada ad una media di 130 km/h, ma pesa "solo" 1.819 kg ed ha un'aerodinamica da berlina.
Partendo con il 100%, quindi, la nostra SQ8 e-tron percorrerà quasi 330 km a 130 all'ora prima di arrivare al 10% per la ricarica. A quel punto, in 30 minuti, tornerà all'80%, pronta a percorrere altri 290 km autostradali prima di fermarsi per un rabbocco. Significa fare Milano-Roma con una sola sosta e una sola ricarica di 30 minuti ad una stazione rapida Free To X in autostrada, nonostante questa Audi SQ8 e-tron sia un'auto enorme, comodissima, spaziosa, potentissima (tre motori) e assetata di elettroni.
Il divario con le termiche non esiste più...
I numeri che vi ho proposto nel paragrafo precedente sono da verificare in una prova più approfondita, ma sono molto realistici perché il primo test in autostrada (con due persone a bordo) ha evidenziato consumi simili a quei 29 kWh/100 km che ho preso come caso estremo. Se deciderete di viaggiare a soli 10 km/h di velocità massima in meno (120 km/h di media), riuscirete a risparmiare almeno 2 kWh ogni 100 km.
Escludendo i grandi viaggiatori che non si fermano mai e che hanno sensi da Robocop e vesciche profonde come la Fossa delle Marianne, la sosta di 31 minuti è accettabile e anche auspicabile. In questo modo, il divario con il mondo termico è quasi inesistente, senza considerare poi le prestazioni.
Audi SQ8, con il suo TFSI benzina, ha 507 cv e 770 Nm di coppia massima, la trazione integrale e accelera da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi. Audi SQ8 e-tron ha 503 cv, quasi 1.000 Nm di coppia istantanea, una trazione integrale più sofisticata della sorella a benzina (ha tre motori, è più immediata nel trasferimento di coppia ed ha il Torque Vectoring con due motori dedicati) e scatta da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi.
SQ8 a benzina parte da 119.720€, SQ8 e-tron elettrica parte da 104.550€ (106.850€ se volete la Sportback): il prezzo è quindi a favore dell'elettrica che è vero che richiede qualche modifica del proprio modo di concepire l'auto, ma non deluderà a fronte di una brillantezza nelle accelerazioni, di una tecnologia più sofisticata a livello di trazione e della solita ottima esperienza di guida garantita da telaio e da sospensioni idrauliche attive (queste ci sono anche sulla termica) che trasformano un SUV in un'auto piacevole da guidare (quasi) come se fosse una "ruota bassa".
Dai combustibili alle elettriche: un passaggio senza traumi
Audi è forse uno dei produttori che si è impegnato di più nel creare un passaggio privo di traumi dai modelli a benzina/diesel a quelli elettrici. Innanzitutto il design dei suoi modelli elettrici non è mai divisivo: si capisce subito che stiamo parlando di un'Audi elettrica, ma allo stesso tempo i clienti fedeli ritrovano i tratti distintivi a cui erano abituati con la serie di SUV Q: lo dimostrano Q8 e-tron e SQ8 e-tron, ma lo conferma anche Audi Q4 e-tron... insomma, niente voli pindarici o design di rottura.
Ovviamente questo discorso può essere copiato e incollato nell'analisi degli interni, dove si nota sì la presenza di tanta tecnologia, ma è quella che già sulla gamma Q era stata introdotta da Audi, spesso per prima o tra le prime nell'intero mercato dell'auto. Schermi ad altissima risoluzione, strumentazioni digitali, guida semi-autonoma di Livello 2 evoluto, fari adattivi a matrice di LEd, head-up display e schermi con feedback aptico che simulano la pressione di un tasto. C'è tutto, ma non ci sono stravolgimenti nel passaggio dalla benzina agli elettroni perché le tedesche dei quattro anelli sono sempre state auto molto evolute da questo punto di vista.
Terzo punto, e forse il più importante, è quello della guidabilità: le Audi elettriche, SQ8 e-tron inclusa, sono auto che lavorano silenziosamente al posto nostro. Così non vi serve un corso di guida per massimizzare l'efficienza e non dovete neanche perdere tempo a regolare le palette al volante che gestiscono la rigenerazione.
Potete farlo, nessuno vi vieta di giocarci, ma il software integrato è talmente efficace che ha più senso guidarla come guidereste una qualsiasi auto a benzina e scoprire che lei, quando siamo in discesa, massimizza la rigenerazione per farci recuperare il più possibile. E lo fa benissimo.
In extra-urbano veleggia quando serve, ci avvisa di sollevare il piede dall'acceleratore quando sa che il traffico (o la strada) ci imporranno di rallentare, e lo capisce meglio della maggior parte dei conducenti (distratti). Insomma, è un aiuto invisibile e poco invasivo che ci permette di guidare senza troppi pensieri o preoccupazioni.
Lo stesso vale poi per il Trip Planner integrato nel navigatore che andrà a gestire i suggerimenti sulla sosta in base all'itinerario, adattandosi allo stile di guida e alle variazioni di velocità, temperatura e via dicendo.
Come si guida?
In strada SQ8 e-tron è un missile terra aria. Qualcosa ve l'ho già fatto capire nei paragrafi precedenti, ma quei tre motori lavorano tremendamente bene per scaricare a terra, nel modo migliore possibile, la coppia. Significa trovarsi su un SUV che in curva si muove massimizzando sempre la coppia perché la sposta nelle ruote che hanno trazione senza tagliare la potenza, la magia del Torque Vectoring.
Entra in curva in modo molto preciso grazie allo sterzo progressivo, si imbarca poco grazie alle sospensioni sofisticate e esce altrettanto scattante dai tornanti. Cosa paghiamo? Solamente la massa, molto importante e che ci fa faticare di più della classica berlina quando affrontiamo un misto stretto come se fossimo in una competizione.
In tutte le altre situazioni, quelle di una guida reale fatta di limiti e di strade non perfette, SQ8 e-tron va fin troppo bene perché sposta l'asticella tanto in alto.
Come si ricarica? Facile e veloce
Ricaricarlo è facile, innanzitutto per via della maggior potenza supportata: 170 kW. Inoltre Audi Q8 e-tron e Audi SQ8 e-tron supportano la ricarica Plug & Charge, oggi disponibile sulla rete di IONITY: non serve la tessera, non serve l'app. Esattamente come i Supercharger di Tesla, attaccate il cavo e andate a prendervi il vostro caffè, fa tutto lui.
Questa tecnologia arriverà presto anche sulla altre reti, inclusa Free To X ed Ewiva. Per il momento, Audi vi da anche la tessera "universale" (copre il 92% delle colonnine italiane e un totale di 400.000 punti di ricarica in Europe) e 1 anno di abbonamento al contratto che vi sconta la ricarica così che al posto di pagare ogni kWh 79 centesimi, il prezzo per voi sarà di 35 centesimi.
Terminato l'anno di prova, questo abbonamento costa 14,99€: è conveniente se fate anche solo qualche viaggio autostradale visto che dimezza il prezzo unitario del kWh.
Il futuro: verso la PPE
Per chiudere il cerchio, all'inizio vi ho accennato della piattaforma PPE, acronimo di Premium Platform Electric e pensata per auto elettriche che raggiungeranno i 612 cv e 1.000 Nm di coppia. Con questa piattaforma ci saranno enormi progressi dal punto di vista dei consumi sulle prossime Audi elettriche, perché essendo nata elettrica risparmierà nel numero delle componenti, ad esempio quelle del circuito di raffreddamento/riscaldamento che sarà uno solo e scambierà il calore tra le diverse parti dell'auto.
SUV grandi e piccoli (dalla città a quelli più spaziosi da quasi 3 metri di passo), berline e veicoli per il trasporto passeggeri: questi saranno i modelli che vedremo sulla PPE e che Audi utilizzerà presto per Audi A6 e-tron e Audi Q6 e-tron.
Nel frattempo, però SQ8 e-tron di nuova generazione ha gettato le basi a livello di densità energetica della batteria, di software di gestione, della pianificazione dei percorsi, della cura nella curva di ricarica.
Si tratta di elementi che ritroveremo, con le dovute modifiche e adattamenti, anche sui modelli basati sulla PPE.Infine, ma non meno importante in un mondo che fa sempre più attenzione a questi aspetti, Audi SQ8 e-tron e Q8 e-tron sono prodotte nello stabilimento di Bruxelles, un impianto alimentato da rinnovabili che rende le auto CO2 neutral fin dalla produzione.
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