Auto e Moto d’Epoca, così le auto fanno ancora sognare

Particolarmente apprezzata la partecipazione di Mercedes-Benz che nei suoi spazi espositivi ha dedicato un tributo a Bruno Sacco, l’indimenticato designer italiano creatore di molti successi a quattoruote della Casa tedesca

Auto e Moto d’Epoca, così le auto fanno ancora sognare

Cala il sipario sulla 41ª edizione di Auto e Moto d’Epoca, la seconda in scena nei padiglioni di Bologna Fiere: un successo per l'offerta incredibilmente ampia di espositori che hanno esibito modelli iconici e rarità inaspettate e per la risposta del pubblico. Un evento monumentale, con 235.000 mq distribuiti su 14 padiglioni, che ha riunito appassionati e collezionisti giunti non solo da tutta Europa, ma anche dagli Stati Uniti e il lontano Oriente. Tra espositori, case automobilistiche e protagonisti del collezionismo internazionale, l’evento si è rivelato una celebrazione della cultura e della storia dell’automobile e delle moto. Particolarmente apprezzata la partecipazione di Mercedes-Benz che nei suoi spazi espositivi ha dedicato un tributo a Bruno Sacco, l’indimenticato designer italiano creatore di molti successi a quattoruote della Casa tedesca. Direttamente dal museo di Stoccarda: la 300 SL Roadster degli anni ’50, la 220 SE Cabriolet degli anni ’60 e la E 320 Cabriolet degli anni ’80.

Al centro, la nuova CLE Cabrio, l’erede spirituale di questa tradizione capace di offrire, ai visitatori della Fiera, uno sguardo sul futuro del design della Casa della Stella. Nel padiglione 22, Volkswagen, ha celebrato il 50º anniversario della Golf lanciando un’installazione che ha ripercorso tutte le otto generazioni della bestseller tedesca. Una strada di successi che ha preso il via dalla I° generazione ideata dalla matita di Giorgietto Giugiaro. La Golf, si è dimostrata capace di attraversare mezzo secolo diventando un simbolo di affidabilità, praticità e innovazione. Per i tanti visitatori si è trattata di un’occasione unica per ammirare i vari modelli, ognuno dei quali ha rappresentato un’epoca, uno stile di vita e un’evoluzione tecnologica. Lamborghini ha portato il pubblico in un viaggio emozionante tra passato e presente con la Miura esposta dal dipartimento Polo Storico, il settore dedicato alla conservazione, restauro e certificazione delle vetture d’epoca prodotte a Samt’Agata Bolognese.

Mercedes

Nata dal genio di Marcello Gandini, presentata nel 1966, la Miura è considerata una delle pietre miliari della storia dell’automotive per il suo design rivoluzionario a motore centrale posteriore e per quelle linee eleganti che incarnano lo spirito delle supercar italiane. Tra i numerosi stand spazio anche alle istant classic car di San Cesario sul Panaro con l’Utopia Roadster e la Zonda one-off appena restaurata attraverso il programma Pagani Rinascimento. Oltre alle case automobilistiche più rinomate, Auto e Moto d’Epoca ha accolto contributi di editoria e collezionismo di prestigio. Un evento speciale ha coinvolto, nel giorno di apertura, Adolfo Orsi, con la presentazione della 29 edizione del volume “Classic Car Auction Yearbook“. Orsi, considerato uno dei più importanti e qualificati storici ed esperti di fama internazionale nel settore delle auto classiche e del motorismo storico realizza annualmente questo report che ormai un punto di riferimento nel settore, in quanto fornisce dati accurati, analisi di tendenze e valutazioni sulle vendite avvenute nelle principali case d’asta del mondo.

Questa pubblicazione è utilizzata da collezionisti, investitori e appassionati per seguire l’andamento del mercato delle auto classiche e comprendere il valore storico e commerciale dei veicoli. Muovendosi tra gli stand non passa inosservata la Porsche 911 Targa del 1976, un pezzo unico con interni verdi e una tonalità esterna verde metallizzato,tanto rara da essere stata “dimenticata” nei registri ufficiali Porsche. Restaurata da Civico 5 Restauri, rappresenta un’attrazione unica. Dai padiglioni della Fiera è partito anche un viaggio nel tempo all’interno della Motor Valley, con esposizioni speciali di Ferrari, Maserati, Ducati. Tra i modelli iconici della Ferrari, una 275 GTB4 degli anni ’60 capace di incantare per il suo design sportivo. Ducati ha celebrato l’importante trentennale dell’opera omnia di Massimo Tamburini: la leggendaria 916, una moto che segnò la rinascita dell’azienda grazie al suo inconfondibile design ancora oggi attualissimo. Un’area speciale era dedicata ai 125 anni di Fiat, che dal Lingotto ha portato esemplari unici come la Fiat 3 ½ HP del 1899 e la Fiat Turbina del 1954. La turbina, concepita come una vettura sperimentale dal design aerodinamico è stata dotata di un motore a turbina, che all’epoca rappresentava un’innovazione assolutamente avveniristica. Questa retrospettiva evidenzia l’eredità della casa automobilistica torinese nel plasmare non solo il mercato italiano, ma anche l’industria internazionale.

Mercedes

Spazio anche pezzi leggendari legati al cinema e al costume italiano, come la Lancia Aurelia B24, resa celebre dalla pelicola de “Il Sorpasso”, e la Triumph TR3A di “La Dolce Vita”, entrambi esempi di come l’automobile sia parte integrante del nostro immaginario collettivo. Per i nostalgici appassionati dei tempi dei paninari e dello yuppismo rampante l’area dedicata alle youngtimer e alle vetture degli anni ‘80 e ‘90 con modelli come la Lancia Thema Ferrari, la Uno Turbo, Peugeot 205 GTI, l’A122 Abarth e la Y10 Turbo. L’intero salone ha dato spazio a collezionisti, restauratori, artisti e designer, con percorsi tematici e stand di ricambi d’epoca e accessori per il restauro, fino ad arrivare agli oggetti d’arte. Domenica, con la chiusura dei cancelli della fiera, gli organizzatori hanno espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti, per i segnali di ripresa significativa del mercato delle auto e moto storiche, con dealer e commercianti che sono tornati a casa soddisfatti dalle vendite e dagli accordi stretti durante la quattro giorni bolognese.

“Bologna – ha dichiarato Mario Carlo Baccaglini, organizzatore del salone- ha registrato un trend in crescita che ha superato le nostre aspettative e degli espositori presenti quest’anno. Tutti i settori del mercato sono cresciuti, con fasce di prezzo dai 5.000 euro ai 2 milioni. La preferenza del pubblico va verso auto con storia e rarità, dimostrando che chi sceglie le auto d’epoca sceglie la passione e i ricordi”.

Auto e Moto d’Epoca si rivela così come un fenomeno in evoluzione: da semplice fiera ad un evento di costume, dove passione, storia e innovazione si fondono in un mix capace di attrarre ogni anno migliaia di visitatori. L’appuntamento per tutti è all’anno prossimo.

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