Guido Anselmi è un regista ed un uomo smarrito. Sta trascorrendo i suoi giorni in un impianto termale, immerso in un tiepido vivacchiare che non sprigiona in lui alcun afflato creativo. Nella struttura c'è anche tutto lo staff di quello che dovrebbe essere il suo prossimo film, sempre ammesso che abbia davvero un'idea lucida in testa. Ma tutti lo tartassano di domande, le sue relazioni sentimentali sono alquanto intricate e i pezzi che compongono la sua vita da 43enne sembrano un pericoloso mix tra realtà tattile e deriva onirica.
L'incipit di un capolavoro del cinema in cui Marcello Mastroianni presta il volto ad Anselmi, diretto da Federico Fellini. Le battute iniziali di 8½. In una delle primissime scene, Anselmi vive uno dei sogni peggiori che si possano immaginare: è imbottigliato nel traffico e non riesce a fare un metro. L'auto che sta conducendo attira inevitabilmente l'attenzione, essendo così centrale nell'inquadratura.
Si tratta di una Lancia Flaminia Coupé Pininfarina. Una vettura che venne prodotta tra il 1959 e il 1967 dalla casa automobilistica, anche se poi rimase dispoinibile fino al 1970. Mastroianni aveva, anche fuori dal girato, una predilezione particolare per questo modello di auto, uno tra i più prestigiosi della casa torinese. La Flaminia era l'evoluzione naturale della Lancia Florida, presentata da Pininfarina al Salone dell’Automobile di Torino nella primavera del 1955. Il seducente Marcello puntò subito sulla versione coupé, molto più aderente al suo stile di vita.
La macchina si affiancava alle sorelle più sportive create da Touring e da Zagato. Muovendo dalle linee della Berlina, se ne discosta per la riduzione del parabrezza e per l'assenza delle porte posteriori. Venne realizzata ricorrendo ad un pianale con passo accorciato (275 cm contro i 287 della Berlina) e veniva sospinta da una motorizzazione da 119 cv, in grado di farla viaggiare fino alla velocità di 170 km/h, diventando così una delle macchine più veloci della sua epoca. Anche per questo era dotata di serie di luccicanti freni a disco.
Pininfarina la allestiva sovente sulle base delle richieste che provenivano dai clienti. La produzione del film, ad esempio, la acquistò e dovette in larga parte smembrarla per esigenze di girato. Alla sua uscita, venne piazzata sul mercato al prezzo di 3.100.000 Lire.
Malgrado fosse per tasche voluminose, ne vennero prodotti 5284 esemplari. Moltissime star del cinema, oltre a Mastroianni, decisero di acquistarla, di farci almeno un viagio a bordo o di essere fotografate in sua presenza. A conti fatti, 8½ ebbe anche una grande attrice protagonista.
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