Ford GT90, una concept per sfidare la Ferrari F50

La Ford GT90 nasce a metà degli anni Novanta per rinverdire i fasti del brand statunitense ma, scontrandosi con la dura realtà, resterà una dream car

Ford GT90, una concept per sfidare la Ferrari F50

Se il mondo dello sport ha avuto duelli e antagonismi dal sapore epico, in cui lo scontro non fu soltanto sul rispettivo teatro di battaglia, ma anche sul piano spirituale e filosofico con fazioni ben schierate di tifosi, come Muahmmed Alì e Joe Frazier nel pugilato o Fausto Coppi e Gino Bartali nel ciclismo, anche quello delle quattro ruote ha avuto i suoi momenti di intensa rivalità. Negli anni Sessanta i campionati prototipi prendono piede, acquisiscono fama e prestigio, diventando occasione buona per piantare la propria bandierina che vuol dire supremazia. In quel periodo la voce grossa è quella della Ferrari, che non è un colosso ma un piccola realtà di elevatissimo spessore. Henry Ford ha il desiderio di acquistarne la proprietà, di far suo il marchio, ma Enzo Ferrari rispedisce la generosa offerta al mittente, alleandosi con la Fiat. Sulla scia di questa vicenda, il grande magnate americano conia l'aforisma: "se non puoi comprarli li devi battere". Dunque, l'arma per sconfiggere in pista le vetture del Cavallino Rampante si chiama Ford GT40. Dopo, una prima fase di assestamento, Ford riesce a sconfiggere Ferrari e a ottenere un parziale riscatto. Quella contesa dal sapore antico non si è mai sopita del tutto, così negli anni Novanta il costruttore statunitense prevede una nuova supercar per tornare a competere con Maranello: la Ford GT90, l'erede della gloriosa GT40.

Tante sportive da battere

Sulla scena mondiale si sono affacciate delle supercar da sogno, che hanno ribaltato e rivoluzionato il concetto stesso di prestazioni. La varie Bugatti EB110, McLaren F1 e Ferrari F50 si sono spinte a un livello immaginifico, che pochi anni prima poteva assomigliare a un'impossibile chimera. Invece, queste auto hanno sfondato abbondantemente la soglia dei 350 km/h di velocità massima, interpretando al meglio la filosofia di Formula 1 da strada. Ford, nel 1995, ha intenzione di rigettarsi nella mischia e al Salone di Detroit presenta la sua GT90. Un guanto di sfida indirizzato soprattutto alla F50 di Maranello.

Ford GT90, guarda la gallery 2

Il suo design è audace, futuristico e fuori dal comune. Introduce il concetto stilistico del New Edge, in cui forme angolari e triangoli si mischiano con linee tese e sinuose per dar vita a una superficie aggressiva. Su questa macchina da sogno vengono usati dei materiali ricercati e di assoluto pregio, in poche parole non si bada al sottile. La vettura è schiacciata a terra, pronta a fendere l'aria, mentre tutta la parte superiore che va dall'abitacolo al retrotreno è fatta in vetro, dal quale emerge un enorme motore V12, che funge da cuore sprezzante di energia. La carrozzeria è ricoperta di una seducente tinta bianca perlata, che si sposa con degli interni in pelle blu, mentre i profondi cerchi in lega sono un chiaro retaggio - nonché omaggio - dei gloriosi anni Sessanta.

Ford, un motore esplosivo

Le cose o si fanno in grande, o si lasciano perdere, così impostano la filosofia al seguito della Ford FT90 per la quale viene adottato un telaio monoscocca in alluminio, con pannelli della carrozzeria in fibra di carbonio. Come una Formula 1, anzi come uno Space Shuttle. Una soluzione sofisticata che produce un enorme vantaggio in termini di riduzione del peso e di dinamica. Sotto alla finestrella, in posizione centrale, si erge come un monolito di un tempo antico un motore 6,0 litri V12 quadriturbo, dalla straordinaria potenza di 730 CV e dagli 895 Nm di coppia. In questo caso si parla di un propulsore totalmente nuovo, congegnato dagli ingegneri americani sfruttando due motori V8 Lincoln uniti assieme e senza le bancate.

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All'epoca, poi, la Ford può vantare nel proprio portfolio la presenza di un brand di lusso come Jaguar, che poco prima aveva presentato la propria supercar estrema, la XJ220. Dalla mostruosa vettura britannica viene preso in prestito il cambio manuale a cinque marce, così come la geometria delle sospensioni a doppio braccio oscillante. Le prestazioni promesse sono impressionanti: 407 km/h di velocità massima e accelerazione da 0-100 km/h di appena 3 secondi. Per lei viene battezzato il claim: "la supercar più veloce del mondo". Un'amara verità, perché dal sogno alla realtà in Ford vanno a scontrarsi con i titanici costi di produzione.

La GT90 resta una dream car

La Ford GT90 presentata a Detroit nel 1995 per rispedire la casa americana in cima al mondo, deraglia senza freni quando i vertici aziendali capiscono che non conviene produrla in serie. Averne realizzato un singolo esemplare basta e avanza, in quanto inserirla in listino, con tutta la tecnica e la tecnologia di cui ha bisogno, equivarrebbe a un bagno di sangue. La prima stima della GT90 è di 800.000 dollari, un prezzo fuori dal mercato e una follia pura. Gli analisti sfiduciano i pezzi grossi di Ford, perché al netto delle sue qualità - anche superiori alla concorrenza per certi versi - nessuno preferirebbe una Ford a una Ferrari.

Azzoppata in partenza, l'auto del riscatto e della nuova gloria si congeda senza onore, restando un sogno per appassionati e non solo, che a distanza di quasi trent'anni ancora si chiedono quanto sarebbe stato memorabile vederla in una nuova battaglia con le grandi supercar del pianeta.

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