Ineos Grenadier, tra il debutto del Quartermaster e la prova in offroad

Dopo il debutto al Goodwood Festival of Speed, la nuova Ineos Grenadier Quartermaster si è mostrata anche al pubblico italiano alla FIF di Viareggio

Ineos Grenadier, tra il debutto del Quartermaster e la prova in offroad
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Gli appassionati dell'universo fuoristradistico, quello nudo e crudo, fatto di esuberanza, potenza e capacità di superare ogni ostacolo, possono esultare. Dopo il debutto a luglio, nel magnifico scenario del Goodwood Festival of Speed, in Gran Bretagna, la Ineos Grenadier Quartermaster, l'attesa versione pick-up dell'incredibile mezzo 4x4, è arrivata anche in Italia. L'ulteriore fortuna è che per averne un esemplari, al pari della versione "station wagon", i tempi di attesa si ridotti sensibilmente: circa 8-9 mesi.

I capisaldi della Quartermaster

Le qualità non mancano e anche su questa nuova versione, i capisaldi sono al loro posto. L'architettura conta sempre su un telaio in acciaio zincato a longheroni e traverse, su sospensioni a ponte rigido e sulla trazione integrale permanente con tre differenziali. Le motorizzazioni sono due: un 3.0 turbo a sei cilindri a benzina da 286 CV (450 Nm di coppia), e un diesel 3.0 litri da 249 CV (550 Nm di coppia). Entrambe le unità sono di derivazione BMW, ma tarate dagli ingegneri di Ineos per dare il meglio con la destinazione d'uso della Grenadier.

Il cambio è un automatico ZF a otto rapporti che è stato rivisto dalla Magna Steyr aggiungendo un convertitore di coppia maggiorato, con riduttore dal rapporto di 2,5:1, così da poter usare la funzione 4x4 anche a velocità minime. Per motivi di sicurezza, invece, la velocità massima è stata limitata a 160 km/h. Altri elementi che lo classificano come un mezzo fuori dal comune, sono la distanza minima da terra di 26,4 cm, l’angolo di attacco (anteriore) di 35,5˚, di dosso (centrale) di 28,2˚ e di uscita di 36,1˚. La massima inclinazione laterale permessa è di 45° e l’escursione delle ruote è di ben 58,5 cm.

Ineos Grenadier alla FIF, guarda la gallery 10

La Quartermaster, rispetto alla "Station Wagon", offre una versatilità superiore che si rivela fondamentale per trasportare carichi pesanti. Le dimensioni del vano di carico, abbianate a una capacità straordinaria nel districarsi in percorsi estremi, permette alla Ineos di compiere delle missioni anche nelle aree più estreme del mondo, ma sempre con stile e una qualità fuori dal comune.

Come va in offroad

Durante i giorni della Fiera Internazione del Fuoristrada (FIF), tenutasi a Viareggio, i tanti appassionati e curiosi hanno potuto, non solo, vedere la Grenadier ma anche provarla in un percorso dedicato. Sulla spiaggia della darsena della mitica cittadina della Versilia, con il mare azzurro a un palmo di mano, è stata allestita un'area di prova molto intrigante. In questo sentiero, tra dossi, dune, e twist di varia pendenza, il fuoristrada britannico si è cimentato con la sabbia e la polvere, sopra a un terreno sgretolabile. Niente di impossibile, poiché questo è il suo campo di battaglia, dove l’elevata altezza da terra, i blocchi ai differenziali posteriore e anteriore, le ridotte e la coppia del motore garantiscono una motricità fuori dal comune ed esaltano un mezzo concepito per avventure molto più impegnative.

Ineos Grenadier alla FIF, guarda la gallery 6

La Ineos Grenadier, in ogni caso, si guida con semplicità e si arrampica dovunque, trasmettendoci un forte senso di sicurezza in ogni frangente, poiché appare costantemente salda sotto il nostro controllo, anche quando lo scenario di fronte a noi comincia a far affiorare qualche brivido sulla pelle. Non spaventatevi per sali-scendi o per le pendenze laterali elevate, la Grenadier è fatta per affrontarli e vi porterà sempre a casa.

Alcuni Cenni Storici su Ineos Grenadier

Parte del romanticismo che si annida tra le pieghe della storia di questo fuoristrada è legato al modo in cui nasce l'idea di questo veicolo 4x4. Bisogna riavvolgere il nastro del tempo fino al 2017, quando il presidente di Ineos, Sir Jim Ratcliffe, si trova al pub di sempre con i suoi amici, nel quartiere Belgravia di Londra. Sono tutti degli avventurieri con la fissa dei motori, ma più di tutto adorano affrontare le sfide che le strade non battute sanno mettere in tavola. Secondo loro, il mercato non offre più dei veicoli puri per questo tipo di situazioni, ed è in quel momento che viene cacciato fuori il folle convincimento di risolvere il problema creando in autonomia l'auto che manca. Il nome? Grenadier, come il pub dove tutto è nato.

Dopo alcuni anni, quella che poteva assomigliare a una boutade è divenuta realtà. La Ineos Grenadier viene prodotta in serie, negli stabilimenti francesi di Hambach, fabbrica storica di Smart e sinonimo di qualità costruttiva di prim'ordine.

Non solo, dietro a questo progetto ci sono una serie di eccellenze assolute: Bosch, Brembo, Carraro, BMW, ZF, Recaro e altre ancora. Tutte hanno dato il proprio contributo fondamentale per offrire all'automotive un veicolo unico nel suo genere. Adesso è giunto il momento di goderne i frutti.

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