
Jeep Wrangler è un pilastro indiscusso dell’Off-road e si rinnova con un restyling mirato che ne aggiorna il design, senza stravolgerne l’essenza. Piccoli ritocchi estetici e funzionali donano un’aria più moderna all’iconico 4x4 americano, mantenendo inalterato il suo spirito avventuriero. Migliorano la sicurezza e la tecnologia a bordo grazie a un’ampia dotazione di sistemi ADAS e a nuove configurazioni per il tetto, ora disponibile sia asportabile sia apribile. Nonostante queste novità, Wrangler rimane fedele alle sue radici fuoristradistiche con pneumatici tassellati e soluzioni tecniche specifiche per affrontare con sicurezza fango, sabbia e neve. Questo aggiornamento di metà carriera propone due allestimenti, Sahara e Rubicon, con due motorizzazioni: il powertrain ibrido plug-in 4xe, già in voga da qualche anno e il 2.0 turbo benzina da 272 CV, disponibile in serie limitata per mercati come Italia, Germania, Polonia e Spagna, dove l’elettrificazione è meno diffusa. Ed è proprio questa versione la protagonista della nostra prova su strada e in fuoristrada.
Design esterno e interno
Il look di Wrangler Rubicon rimane fedele alla tradizione Jeep, con linee scolpite, passaruota trapezoidali e cerniere delle portiere a vista. Le novità estetiche sono difficili da trovare per un occhio non “allenato”: la classica griglia a sette feritoie ora è più sottile e nera, mentre l’antenna verticale è stata sostituita da un’antenna integrata nel parabrezza per un aspetto più pulito e contemporaneo. Ovviamente le dimensioni restano imponenti con ben 4,88 metri di lunghezza, 1,89 di larghezza e 1,85 di altezza. Tra le peculiarità della Rubicon, spiccano dettagli esclusivi come il gancio di traino posteriore e la scritta "Rubicon" sul cofano. Le porte si possono rimuovere e il parabrezza si può abbattere, sebbene in Italia non sia consentito circolare privi di uno scudo frontale. Inoltre, il parabrezza Gorilla Glass, di serie sulla Rubicon e optional sulla Sahara, offre maggiore resistenza agli urti rispetto ai vetri tradizionali per una miglior resistenza qualora si affrontasse un percorso in off-road particolarmente impegnativo.

L’abitacolo migliora sul fronte del comfort e della tecnologia e ora presenta anche cuciture a contrasto rosse sulla plancia e sul volante, oltre che sulla cuffia del cambio. Il nuovo display touch da 12,3” con sistema Uconnect 5 integra connettività 4G, Apple CarPlay e Android Auto anche in modalità wireless. Presenti anche aggiornamenti OTA, comandi vocali e il software Trails Offroad, utile nelle escursioni in fuoristrada. È rapido e risponde bene agli input sullo schermo, posto inoltre alla giusta distanza dal conducente, così da interagire con esso senza problemi. Il quadro strumenti TFT da 7” conserva il suo mix tra analogico e digitale, mentre i materiali degli interni offrono una qualità migliorata, mantenendo però un focus sulla robustezza.

Si sente però la mancanza di un tunnel rialzato dove alloggiare telefono o altri oggetti personali. Bisogna ripiegare sul cassetto porta oggetti o sotto al poggia braccio centrale: in mezzo, la leva del cambio automatico e la leva più piccola per le ridotte, rubano molto spazio. Per il comfort, la Wrangler offre fino a 7 porte USB, prese da 12V e 230V, oltre a sedili anteriori regolabili elettricamente in 12 posizioni e riscaldabili. Gli airbag a tendina laterali sono di serie su tutti gli allestimenti, per una migliore sicurezza in qualsiasi contesto. Il divano posteriore risulta comodo per due persone, mentre il posto centrale è decisamente più rigido. Notevole il bagagliaio che parte da una capacità di 533 litri, anche se la mancanza di un tendalino per nascondere il carico è un piccolo neo di questo modello. Si può anche aprire il vetro separatamente rispetto al portello sul quale appoggia la ruota di scorta, immancabilmente presente dietro. Molto comodi anche i tappetini gommati, perfetti per non intaccare la moquette degli interni, nel caso si dovesse scendere e salire dall’auto con terreni fangosi. Davvero imponente, infine, la qualità dell’impianto audio Premium Alpine, per un’ottima riproduzione anche a tetto scoperto, grazie agli altoparlanti incastonati nel montante centrale.

Su strada e in fuoristrada: motore e prestazioni
Sotto il cofano, la Wrangler offre due motorizzazioni: il plug-in 4xe da 380 CV e il 2.0 turbo benzina da 272 CV, abbinato al cambio automatico a otto rapporti ZF. Questo motore, derivato dalle unità montate su Alfa Romeo Giulia e Stelvio, eroga 400 Nm di coppia a 3.000 giri/min e accelera da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi, con una velocità massima autolimitata a 156 km/h. Chiaramente il peso in gioco è notevole, con oltre 2.100 kg in ordine di marcia e si sente al volante che risulta tanto demoltiplicato e sono richiesti più di 2 giri e mezzo da un estremo all’altro. Ma chiaramente un’auto focalizzata sull’off-road non può eccellere in tutti gli ambiti, in primis per via della piattaforma non portante, specificamente pensata per offrire una miglior dinamica sui terreni sconnessi. Il comfort non è di certo al primo posto, con un assetto tendenzialmente rigido sulle sconnessioni più secche. Migliora però rispetto al passato, anche sul fronte insonorizzazione: con gli pneumatici tassellati non si possono fare miracoli, ma comunque si comporta meglio che nelle passate edizioni. È anche più stabile nei cambi di direzione e sulle curve più veloci, laddove soffriva in passato.

Riproposte anche le sospensioni ad assale rigido con molle elicoidali, riviste per offrire un miglior compromesso anche con la guida su strada, senza perdere performance nell’off-road. In città non è propriamente a suo agio, sebbene il 2.0 risulti scattante ed energico, in abbinato all’automatico ZF che appare fluido e morbido nelle transizioni. La telecamera anteriore e posteriore di serie aiuta negli spazi più ristretti. Fa lavorare il 2.0 quasi sempre sotto ai 2.0 giri, sfruttando la curva di coppia e la prontezza dell’erogazione. I consumi però sono piuttosto elevati: circa 7 km/l in città e 9 km/l su percorsi misti, dati comunque accettabili per un 4x4 benzina da oltre due tonnellate. Migliora anche la sicurezza in fase di frenata, con un migliore feeling sul pedale del freno grazie ad un rivisto impianto frenante Brembo specificamente pensato per questo modello, capace di assicurare arresti rapidi su strada e massima affidabilità sui terreni accidentati.

Sicurezza e capacità off-road
L’equipaggiamento ADAS include cruise control adattivo, monitoraggio dell’angolo cieco, mantenimento della corsia e rilevamento della segnaletica stradale. Manca però la visione a 360° e il Lane Centering.
In fuoristrada, la Jeep Wrangler restyling continua a offrire prestazioni di alto livello grazie a un’impostazione tecnica pensata per affrontare ogni tipo di terreno. Gli angoli d’attacco (31,8°) e d’uscita (21,4°) garantiscono un’ottima mobilità su ostacoli impegnativi, mentre l’altezza da terra di 25,3 cm consente di superare con disinvoltura percorsi accidentati. Inoltre, Wrangler può guadare corsi d’acqua profondi fino a 76 cm, mantenendo una velocità massima di 8 km/h. Insomma, il restyling non intacca minimamente le sue leggendarie capacità off-road, confermate dal badge “Trail Rated”, sinonimo di resistenza e affidabilità su ogni superficie. L’allestimento Rubicon esalta ulteriormente lo spirito avventuriero della Wrangler, grazie al sistema di trazione integrale Rock-Trac. Questo include una scatola di rinvio a due velocità con marce ridotte (rapporto 4:1), assali Dana 44 rinforzati e bloccaggi elettrici dei differenziali anteriori e posteriori Tru-Lok, ideali per affrontare gli scenari più estremi. Inoltre, il sistema Active Sway Bar System permette di disconnettere elettricamente la barra stabilizzatrice anteriore, migliorando l’articolazione delle sospensioni sugli ostacoli più impegnativi. Un tasto dedicato consente di settare automaticamente tutti i parametri per la guida off-road, ottimizzando trazione e stabilità in condizioni difficili.

Motorizzazioni, prezzi e dotazioni della Jeep Wrangler Rubicon
La nuova Jeep Wrangler è disponibile negli allestimenti Sahara e Rubicon, abbinabili a due motori: il 2.0 turbo benzina da 272 CV e l’ibrido plug-in 4xe da 380 CV. La Sahara con motore benzina parte da 71.500 euro, mentre la Rubicon arriva a 73.000 euro. Per chi opta per l'ibrido plug-in, i prezzi salgono a 85.500 euro per la Sahara e 88.000 euro per la Rubicon.

La dotazione della Wrangler Sahara include cerchi in lega da 18”, hard top in tinta con la carrozzeria, fari full LED, sedili anteriori e volante riscaldati, sistema keyless, display da 12,3”, telecamera posteriore, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, avviso di superamento della carreggiata e riconoscimento della segnaletica stradale. La Rubicon, più orientata all'off-road, offre cerchi da 17” con pneumatici specifici, hard top nero, sedili in pelle nappa e l’assale posteriore Dana 44 HD full-float. A richiesta, per circa 3.500 euro si può avere un tetto apribile automaticamente, molto più comodo rispetto al tetto standard che, per essere rimosso, necessita di almeno due persone e un posto nel quale riporlo, dovendosi scomporre in tre parti.
Tra i più noti competitor non si può non segnalare altri nomi più che leggendari come Ford Bronco, la rinnovata e moderna Range Rover Defender, la particolare Ineos Grenadier e la lussuosa e intramontabile Mercedes Classe G.
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