Non è Natale senza la Mercedes di "Una poltrona per due"

Dal 1997, in Italia, il film viene trasmesso ogni 24 dicembre. E ogni volta spicca la Mercedes 600 Grosser che trasporta i ricchi protagonisti

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Alla vigilia di Natale del 1997 quelli del gruppo Mediaset si chiedono quale film mandare in onda. Come fare a tenere gli italiani incollati al divano? Dopo un lungo rimuginare la scelta cade su un titolo decisamente anni Ottanta. Una surreale storia di ribaltamento dei ruoli tra un personaggio ricco ed uno povero. Massì, si dicono, potrebbe anche funzionare. "Una poltrona per due", con Dan Aykroyd ed Eddie Murphy raccoglie un successo tale che da allora, ogni 24 dicembre, è diventato una liturgia indispensabile. Non è veramente Natale se non ci si sintonizza sul film diretto da John Landis, lo stesso regista di Blues Brothers.

La storia è nota a tutti. Il facoltoso Louis Winthorpe ed il senzatetto Billy Ray Valentine si scambiano le vite per via di una scommessa da un dollaro, fatta dagli anziani Mortimer e Randolph Duke. Louis è così costretto a cavarsela con un pugno di spiccioli in tasca, mentre Billy Ray viene introdotto in contesti luccicanti, mettendo in mostra anche un discreto fiuto per gli affari. Il bluff verrà smantellato sul finale del film, prima che sia troppo tardi.

Sullo schermo c'è però anche un'attrice co-protagonista che ruba la scena da anni. Si tratta della lussuosa auto di Winthorpe - che poi passerà a Valentine - messa lì per testimoniare quanto possa essere agiata la vita di un agente di cambio di successo. La macchina è una Mercedes Grosser 600, una limousine che venne progettata a partire dal 1963. Winthorpe, tronfio e altezzoso, si fa aprire la portiera dall'autista per salire.

Mercedes creò il modello per piazzare i gomiti nel mercato delle auto di gran lusso, come era avvenuto già prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale, ad esempio con la 770K. A disegnarla fu Paul Bracq, al quale venne affidato lo specifico compito di esagerare: la 600 Grosser doveva essere la nuova ammiraglia della casa di Stoccarda, quindi non poteva passare inosservata. Le dimensioni sarebbero state imponenti, il lusso offerto, inedito.

La presentarono al Salone di Francoforte ed accorse specialmente, oltre alla stampa, la ricchissima borghesia tedesca: soltanto i più facoltosi se la sarebbero potuti permettere, spendendo molto, ma guadagnandoci in status. Venne pensata per assicurare il massimo del comfort e della tecnologia: nell'abitacolo c'erano l'aria condizionata, il frigobar e, nelle ultime versioni, anche un piccolo televisore. Presentava un cambio automatico, sospensioni di tipo pneumatico, ammortizzatori di tipo idraulico. Le forme, in ossequio al rigore tedesco, erano squadrate, ma eleganti.

Il primo modello montava un motore da 250 cavalli che la spingeva fino a 205 km/h.

Successivamente il governo tedesco chiese a Mercedes di produrre anche una versione a prova di proiettile, che divenne per forza di cose più pesante con l'introduzione di un doppio strato di acciaio nella carrozzeria delle portiere e con vetri rinforzati. Dal 1963 al 1981 vennero prodotti circa 2700 esemplari.

Uno di questi entra nelle case degli italiani da ventisette anni di fila. Non sarebbe davvero Natale senza la Mercedes di "Una poltrona per due".

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