La svolta che le auto elettriche stanno aspettando sono le batterie quantistiche, ovvero accumulatori che prenderanno il posto delle batterie chimiche e che vanteranno la capacità di ricaricarsi quasi istantaneamente. Come se non bastasse, più saranno grandi e prima si ricaricheranno.
Merito della fisica quantistica
Tutto questo diventa realtà grazie ai principi della fisica quantistica che permetterà a questa nuova generazione di batterie di immagazzinare tanta energia, in modo più efficiente e rapido. Si tratta di una invenzione frutto di uno studio coordinato da Marco Polini dell'Università di Pisa e che è ponto a diventare realtà per merito di un finanziamento da 2,7 milioni di euro ricevuto dalla startup Planckian e annunciato in occasione di Converging Skills.
Tutto nasce dall’Università di Pisa
Le ricerche e lo sviluppo di queste batterie quantistiche portate avanti dal gruppo di italiani dell'Università di Pisa sono iniziati nel 2018 e man mano sono stati approfonditi fino a dare la nascita della startup Planckian che si è posta l'obiettivo ambizioso di realizzare dispositivi capaci di accumulare energia ad altissima efficiente e alta velocita, raggiungendo livelli impensabili per una batteria tradizionale.
Marco Polini, cofondatore insieme a Vittorio Giovannetti della starup pisana, ha dichiarato:
Planckian rappresenta, ad oggi, il primo e unico tentativo di utilizzare le conoscenze maturate in questi campi per sviluppare tecnologie per la gestione dell'energia in grado di sfruttare le proprietà uniche della meccanica quantistica
Fondi per 2,7 milioni di euro
Una scoperta di questo calibro ha attirato il forte interesse degli investitori, infatti la startup è riuscita a raccogliere da un round di investimento guidato da "Eureka! Fund I - Technology Transfer", la bellezza di ben 2,7 milioni di euro.
Grande anche l’apprezzamento Corrado Priami, Delegato per la valorizzazione della ricerca e le nuove Iniziative imprenditoriali dell'Università di Pisa, che ha dichiarato:
Il successo di Planckian, premiato dall'ingente finanziamento appena ottenuto, è un segnale estremamente positivo per l'Ateneo che sta investendo sempre più risorse e competenze per favorire la crescita di spin-off di qualità che abbiamo un impatto importante sul territorio e sul sistema Paese".
Ora non ci resta che attendere le prime applicazioni “pratiche” delle batterie quantistiche sulle auto 100%
elettriche, cosa che potrebbe letteralmente stravolgere l’intero settore della mobilità sostenibile, dando così la spinta decisiva alla diffusione delle auto a zero emissioni nelle nostre strade e nella nostra vita quotidiana.
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