Pneumatici, quanto durano e quando bisognerebbe cambiarli per evitare rischi, cosa c'è da sapere

Non si tratta solo di valutare il livello di usura, le gomme andrebbero sostituite entro 10 anni

Pneumatici, quanto durano e quando bisognerebbe cambiarli per evitare rischi, cosa c'è da sapere
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Anche se in genere siamo soliti valutare il momento in cui sostituire gli pneumatici della nostra automobile basandoci esclusivamente sul livello di consunzione del battistrada, è bene sapere che in realtà c'è una sorta di data di scadenza consigliata dagli esperti di cui bisognerebbe comunque tenere conto, soprattutto se l'utilizzo del mezzo a quattro ruote è sporadico e di conseguenza l'usura delle gomme risulta limitata.

Tra i componenti dell'auto più importanti e delicati, in quanto in grado di determinare non solo le prestazioni ma anche i consumi, oltre che di creare problemi di sicurezza a seconda del loro degrado, gli pneumatici andrebbero controllati di frequente per valutare le loro condizioni. Non esiste una formula a cui fare riferimento per comprendere quando e come si consumeranno le gomme per programmare un loro cambio: sono tanti i fattori a incidere sul livello di consunzione, a partire dallo stile di guida dell'automobilista fino ad arrivare alla qualità della mescola e al tipo di fondo stradale su cui si utilizza il proprio mezzo a quattro ruote

Diciamo che tendenzialmente per la sostituzione si aspetta di vedere il battistrada diventare liscio e raggiungere una profondità inferiore al consueto limite di 1,6 millimetri: si tratta di una sorta di punto di non ritorno, dato che aldilà di questa soglia si perde aderenza, e vengono irrimediabilmente compromesse sia la distanza di frenata che il controllo del veicolo, soprattutto in caso di fondo sdrucciolevole.

Il fatto è che non tutti utilizzano l'auto quotidianamente, e c'è chi fa pochi chilometri l'anno, per cui in questi casi ci si dovrebbe riferire non tanto al livello di consunzione delle gomme quanto al loro periodo di vita. Gli esperti consigliano di non oltrepassare mai il limite di 10 anni dalla data di fabbricazione, anche qualora il battistrada si presenti, almeno in apparenza, in condizioni ottimali. Col passare del tempo e l'esposizione agli agenti atmosferici, infatti, la mescola può perdere le sue proprietà. Non solo, dato che se l'auto è rimasta ferma a lungo nella stessa posizione, a causa del peso del mezzo, le gomme possono anche subire una deformazione, anch'essa potenzialmente pericolosa in movimento.

Gli pneumatici, ovviamente, vanno sostituiti anche nel caso in cui l'automobilista rilevi delle anomalie come tagli o deformità, come rigonfiamenti oppure se ci si rende conto durante la guida di problemi di aderenza o di risposta nella frenata.

Solitamente, in caso di usura normale, si provvede a invertire gli pneumatici anteriori, più soggetti a consunzione nelle auto a trazione anteriore, con quelle posteriori.

Una volta allungata la vita al nostro treno di gomme si procede alla sostituzione, che è una voce di spesa abbastanza onerosa, anche se cambia a seconda della marca scelta e del tipo di mescola: mediamente il costo si aggira tra i 250 e i 1.000 euro.

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