Con nuova Renault Symbioz, la casa francese arricchisce la gamma di SUV, occupando un segmento finora scoperto. Collocata tra la compatta Captur e la più grande Austral, questa vettura si propone come una scelta perfetta per chi desidera un’auto spaziosa e versatile, senza rinunciare a dimensioni contenute. Con una lunghezza di 4,41 metri, la Symbioz supera di 17 cm la Captur, un incremento concentrato principalmente nella zona posteriore, che ha permesso di ampliare il bagagliaio: da 492 litri si arriva a 624 litri, grazie alla panca posteriore regolabile. Con essa, condivide anche la piattaforma CMF, risultando così a conti fatti una “Captur XXL”, conservando però quell’ottimo rapporto qualità prezzo (anzi, aumentandolo, ndr). Guardandola da un punto di vista concettuale, possiamo dire che è quanto di più vicino all’ormai superata filosofia dei monovolume anni Duemila, ma con una maggior attenzione all’estetica e alla tecnologia.
Design moderno e raffinato
Symbioz si distingue per un design moderno e ben proporzionato, accentuato da gruppi ottici led molto raffinati e ricercati nelle forme. Il frontale è caratterizzato da linee spigolose e dettagli sfaccettati, mentre la fiancata, con i suoi sottoporta curvi, conferisce un effetto dinamico. La linea è armoniosa e fluida, senza eccessi, anche se le sfaccettature tornano in evidenza nella coda, dove il terzo montante gioca con la luce per creare un effetto visivo accattivante. Come la sorella minore Captur, si denotano alcuni elementi “leggeri”, come il pannello portiera o il portellone, ma pienamente in linea con il segmento, Anzi, un punto a favore in ottica efficienza. La forma acuminata del frontale aiuta a renderla ancor più leggera alla vista, unito ad un set di cerchi in lega che possono spingersi fino a ben 20”. Anche questi, risultano molto elaborati e moderni, così come il posteriore, forse il lato che maggiormente apprezzo. Questo prende maggiormente le distanze dall’auto familiare che poi Symbioz è, con un tocco di futurismo e di design che spesso manca in questo segmento del mercato.
Interni funzionali ed ergonomici
Anche l’interno ricorda molto Captur, soprattutto dal punto di vista del design e dei materiali, sebbene sembri esserci una miglior attenzione agli assemblaggi e alla solidità generale. Al centro dell’abitacolo spicca il display digitale da 10 pollici del sistema infotainment OpenR Link, montato in verticale per un effetto visivo ancora più ampio. Reattivo e intuitivo, il sistema integra Google, offrendo comandi vocali, navigazione con Google Maps e accesso a oltre 50 app del Play Store. Non mancano i comandi fisici per il clima e l’audio, anche se i tasti per il volume, posizionati in cima al display, non sono sempre comodi da raggiungere. Aiutano (in parte) i comandi posti sul satellite dietro al volante, molto semplici da raggiungere. La strumentazione digitale di fronte al conducente è affiancata da una plancia che combina una finitura metallizzata azzurra con un tessuto morbido, mentre il tricolore francese, presente in vari punti, sottolinea l’origine dell’auto. La leva del cambio in alluminio contribuisce a elevare ulteriormente la percezione della qualità. Semplice ma robusto il pannello portiera, con morbide superfici gommate o diversi tessuti/simil-pelle tra cui poter scegliere.
Nonostante le sue virtù, Symbioz presenta qualche limite nello spazio posteriore (contrariamente a quanto si potrebbe immaginare). Il divanetto risulta meno generoso rispetto alla Captur, soprattutto per i passeggeri più alti, che potrebbero trovarlo scomodo in vista di un viaggio lungo. Tuttavia, il bagagliaio è molto capiente, con una capacità che va da 492 a 624 litri, grazie alla panca posteriore scorrevole, una soluzione pratica che Renault continua a proporre con successo. Semplice e immediata, aiuta in rapide manovre di carico, oppure si può scegliere all’occorrenza se avvantaggiare lo spazio per le gambe dei passeggeri o la capacità di carico del bagagliaio. Da 10 e lode il tetto panoramico Solarbay, che presenta una superficie vetrata unica, che è oscurabile gradualmente tramite pulsante o comando vocale: il cristallo si opacizza tramite alterazione chimica, restituendo una finitura bianca scura, che scherma i raggi UV ma consente di far comunque passare una porzione di luce.
Guida fluida e reattiva
Renault Symbioz E-Tech Full Hybrid offre una guida piacevole e rilassata, con partenze sempre in modalità elettrica e l’intervento del motore a benzina solo quando necessario. La combinazione tra elettrico e termico garantisce 143 CV e 250 Nm di coppia, con una progressione fluida e riprese sicure in autostrada. Non è un’auto sportiva, ma la sua reattività e lo sterzo preciso la rendono agile e facile da guidare. Questo, ha sorpreso in termini di solidità, calibrazione e precisione: non sono presenti punti morti ma anzi, restituisce un carico davvero piacevole che trasmette solidità e robustezza. L’assetto è confortevole e ben bilanciato, con un controllo elettronico di stabilità che interviene in modo progressivo e raffinato. La guida semi-autonoma di secondo livello aggiunge ulteriore tranquillità, specialmente in autostrada. Apprezzabile proprio l’estrema versatilità del modello: agile in città ma stabile e confortevole in viaggio. Sebbene delle dimensioni piuttosto generose, il peso è davvero contenuto con soli 1.500 kg sulla bilancia. Per questo motivo risulta scattante al via, così come in grado di isolare bene l’abitacolo dai rumori provenienti dall’esterno, senza disturbare i passeggeri, ad esempio, in un lungo viaggio. Il comparto sospensivo lavora bene e presenta una taratura piuttosto turistica, senza però apparire fin troppo cedevole in curva: in tale senso, Symbioz è pronta nel rispondere agli input dello sterzo risultando perciò tonica e reattiva.
Consumi ridotti
I consumi sono uno dei punti di forza di Symbioz. In città, con traffico scorrevole, si registrano appena 22/23 km/l (con temperature esterne superiori a 20 gradi), mentre in autostrada a 130 km/h il consumo sale in prossimità dei 14,5 km al litro. In extraurbano, la media si attesta intorno ai 19/20 km al litro, sfruttando maggiormente la spinta del motore termico, ma in modalità di veleggio. Attenzione però su strade di montagna e con forti pendenze, laddove la spinta del motore elettrico (49 CV) viene ridotta, lasciando buona parte del carico di lavoro all’unità a benzina 1.6, che da sola può erogare un massimo di circa 94 CV.
Prezzi competitivi
Renault Symbioz è disponibile in quattro allestimenti, tutti con la sola motorizzazione E-Tech Full Hybrid 145. Il modello di base, Evolution, parte da 32.100 euro e include già di serie il sistema multimediale OpenR Link con Google, il display da 10,4'', il clima automatico e la retrocamera. Tuttavia consigliamo l’intermedia Techno, da 33.600 euro che aggiunge anche cerchi in lega da 18 diamantati, display del conducente da 10”, cruise control adattivo e molto altro. L’allestimento Esprit Alpine, a 35.
100 euro, aggiunge finiture sportive, cerchi da 19'' neri lucidi e accessori come il volante riscaldato. La versione top di gamma, Iconic (da noi provata), a 36.600 euro, offre sedili riscaldabili, portellone elettrico e parcheggio automatico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.