Gli Avion Travel stregati da Nino Rota, l’amico magico di Fellini

RomaBaciamo le mani agli Avion Travel. Perché hanno avuto il coraggio di confrontarsi con il meraviglioso repertorio di Nino Rota, dal Padrino ad Amarcord, riuscendo a darne una versione del tutto originale, pur senza snaturarlo. Impresa non facile, come ammettono loro stessi presentando L'amico magico, cd (con dvd) che raccoglie le arie più celebri del compositore milanese. «Per interpretare devi anche tradire - spiega Peppe Servillo, voce della band casertana - e abbiamo affrontato il lavoro con un certo timore, ma poi i classici di Rota ci hanno scaldato il cuore. Come dice Nino D’Angelo, quando cantiamo le canzoni napoletane siamo noi ad acquistare credito. Con Rota, a noi è successa la stessa cosa».
Il concerto degli Avion Travel ieri sera all’Auditorium Conciliazione di Roma ha aperto ufficialmente la quarta edizione del Festival internazionale del film. Uno spettacolo di gran classe, con la band accompagnata dall’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, diretta dal Maestro Marcello Rota (pura coincidenza, non c’è parentela con il compositore). A impreziosire il tutto, le scenografie create in diretta da Giuseppe Ragazzini. «La mia canzone preferita - racconta Servillo - è Ai giochi addio, tratta dalla colonna sonora di Romeo e Giulietta e nobilitata dal testo di Elsa Morante. Nel disco c’è anche un brano mai inciso prima d’ora: è una versione cantata in siciliano di Brucia la terra, tratta dal Padrino III. Per me è importante poter cantare in dialetto, soprattutto perché stiamo portando avanti il progetto sulle canzoni napoletane, che speriamo di completare al più presto».
L’amico magico ha dato agli Avion Travel la possibilità di collaborare con un artista con cui non si erano mai confrontati. «Voglio ringraziare Elio - le parole di Fausto Mesolella - perché è la prima volta che lavoriamo insieme ed è stata un’ottima esperienza. Bevete più latte (da Boccaccio 70) è perfetta, lui è un amico magico in più e noi siamo molto contenti». Il cantante delle Storie Tese non è l’unica anomalia del disco, considerando che tra i brani di Nino Rota ne spunta a sorpresa uno di Caetano Veloso. «Si intitola Pelle bianca - spiega Servillo - ed è dedicato a Giulietta Masina. Oltre al mio piacere personale nell’adattare un brano straniero alla nostra lingua, con Caterina Caselli abbiamo deciso che aveva senso includere un omaggio alla musa di Federico Fellini, fonte d’ispirazione anche per Rota. Penso a Giulietta degli spiriti e alla passione comune di regista e compositore per l’esoterismo».


Ricostruendo la scelta dei brani, Servillo non nega di aver selezionato quelli che più si avvicinano alle corde degli Avion Travel, mentre Mesolella parla di «una produzione particolare, preceduta da una lunga fase di studio, per entrare cautamente in un territorio talmente conosciuto da risultare sconosciuto». Presto la band sarà in tour, senza orchestra ma con le preziose tastiere di Natalio Mangalavite.

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