"Avrò l’ultima parola sui temi della settimana"

Parte domani sera la nuova trasmissione di Gianluigi Paragone. Primo argomento la mala giustizia. Daria Bignardi tornerà a marzo al giovedì. Belpietro al lunedì da fine febbraio

"Avrò l’ultima parola sui temi della settimana"

Milano - La prima puntata la farà sulla malagiustizia. Cioè sui casi di quei poveracci condannati ingiustamente dai giudici e magari rimasti in carcere innocenti per anni. Così quelli che lo accusano di essere stato mandato lì per fare una trasmissione pro governo sono accontentati: si parte subito con un cavallo di battaglia di Berlusconi. «Dicano pure quello che vogliono, me ne frego delle accuse - attacca sicuro di sé Gianluigi Paragone, da venerdì in seconda serata su Raidue alla guida del nuovo talk politico -. Io faccio una trasmissione che racconta cose vere. Vadano a dire in faccia a quelli che sono stati messi in carcere ingiustamente che parliamo di loro solo per ragioni politiche. Vediamo se ne hanno il coraggio». Paragone, ex direttore de La Padania, da poco vicedirettore di Raidue, non appartiene certo alla schiera di quelli che si professano neutrali, super partes e politicamente corretti. «Non ho mai nascosto - ha detto in una recente intervista - di essere in quota al centrodestra, in Rai mi hanno voluto il Pdl e la Lega, la cosa non mi imbarazza e non ho niente di cui giustificarmi». Che farà dunque su Raidue, la rete dove impazza Annozero, il giornalista già additato come una voce diversa da quella di Santoro? Una trasmissione intitolata L’ultima parola (e non più Malpensa Italia come lo scorso anno, suo primo esperimento in Tv la cui collocazione in aeroporto non era stata felice). Ora si intitola così perché «arriva al venerdì, a chiusura della settimana» e poi perché oltre a sentire il parere degli ospiti darà il suo commento, la sua ultima parola sui fatti raccontati. «Ormai in tutti i talk si assiste alla rissa tra gli ospiti e alla fine ognuno resta della propria idea. Io darò la mia, ma soprattutto vogliamo sentire quella della gente». In sostanza, Paragone vorrebbe mettere in piedi una di quelle trasmissioni sogno di tanti conduttori, che non tengono conto dell’Auditel, e cioè un racconto della realtà attraverso le storie della gente, senza dibattito tra politici che dicono sempre le stesse cose. «Vedremo se ci riusciremo, se così non fosse, lo dico davanti a tutti, semplicemente, mi farò da parte».

Quel che tiene a sottolineare il giornalista è che lui comunque non si pone come anti-Santoro. «Non posso esserlo per storia, per esperienza, per idee, vengo da una generazione diversa, sono più figlio dei Paninari che della sinistra contestatrice. Questo non vuol dire che io non abbia il diritto di raccontare certe cose in modo diverso».

Insomma si parte domani alle 23.30 per diciotto puntate. In quella collocazione oraria che era stata di Daria Bignardi e del suo L’era glaciale, altro elemento che ha fatto scatenare la polemica (una conduttrice considerata di area di sinistra sostituita da uno di area opposta). «Polemiche inutili - risponde sulla questione il direttore di Raidue Massimo Liofredi - visto che entrambi sono due risorse importanti per la rete. Ci sarà semplicemente un cambio di collocazione. La Bignardi andrà in onda al giovedì in seconda serata, a marzo e aprile». Stessa collocazione che avrà poi, verso maggio, una volta finita L’era glaciale, il nuovo programma di Monica Setta dedicato alle donne. Inutile ricordare che il precedente direttore aveva in mente di far sbarcare la Bignardi in prima serata.

Dove invece arriverà Maurizio Belpietro con un nuovo talk d’approfondimento, a fine febbraio, in tempo per le regionali. «Non sappiamo ancora la data di partenza, ci stiamo lavorando - conclude Liofredi - quel che è certo è che Raidue avrà una pluralità di informazione».

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