
Abbandonato il carbone dallo scorso anno, A2A ha già reso green metà della sua produzione di energia e quest’anno intende installare 100 megawatt di rinnovabili. "Stiamo accelerando per realizzare nuovi impianti. Nel 2025 ci aspettiamo di installare 100 megawatt di rinnovabili di nuova generazione", ha detto l’amministratore delegato Renato Mazzoncini, durante la conference call del gruppo sul bilancio del 2024, chiuso con investimenti record. Il top manager esclude rallentamenti sulla transizione: "Non temo passi indietro – ha affermato - la discussione con le rinnovabili è mainstream. Tutte le pianificazioni le prevedono e ora non c'è più da discutere ma da realizzarle".
Nell’anno da poco passato, A2A ha effettuato 2.941 milioni di investimenti, in gran parte dedicati allo sviluppo di infrastrutture strategiche per supportare la transizione, come interventi di ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica e di sviluppo degli impianti fotovoltaici. “Nel 2024 abbiamo investito quasi 3 miliardi di euro, record storico per il nostro Gruppo. - ha commentato Mazzoncini - Nell’ultimo anno la generazione da fonti rinnovabili ha rappresentato circa il 50% della nostra produzione totale, in crescita rispetto al 2023: abbiamo quindi potuto offrire al mercato maggior quantità di energia green, un fattore importante per il processo di decarbonizzazione e la stabilizzazione dei prezzi a beneficio di famiglie e imprese”. L’azienda lombarda ha, inoltre, fatto sapere di aver avviato un nuovo impianto fotovoltaico a Mazara del Vallo, in Sicilia, con una capacità installata di 12,6 MW, che produrrà circa 25 GWh di energia elettrica nel 2025, corrispondente ai consumi di 8.300 famiglie, riducendo le emissioni di Co2 di 10.000 tonnellate.
Utile superiore a 800 mln, proposto dividendo di 0,10 euro
Le attività realizzate hanno permesso ad A2A di riportare nel 2024 un margine operativo lordo pari a 2.328 milioni di euro, in aumento del 18%, e un utile netto di 816 milioni, in crescita del 29% rispetto all’anno prima. Il calo dei prezzi energetici ha invece pesato sui ricavi, scesi del 13% a 12.857 milioni di euro. “I risultati approvati oggi, consolidano il ruolo di A2A nel settore industriale e infrastrutturale del nostro Paese”, ha sottolineato l’amministratore delegato. Alla luce di questa performance, verrà proposta alla prossima assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,10 euro per azione, in crescita del 4,4%. La cedola, se approvata, sarà messa in pagamento dal 21 maggio.
Riguardo all’anno in corso, il gruppo dell’energia prevede un Ebitda compreso tra 2,17 e 2,20 miliardi di euro e un utile netto, al netto delle poste non ricorrenti, compreso tra 0,68-0,70 miliardi di euro.
A2A ha anche
annunciato un piano da buyback delle proprie azioni. "Stiamo ipotizzando 9 milioni di azioni", ha anticipato Mazzoncini, precisando però che "il numero finale dipenderà dalla propensione colleghi di acquisire azioni loro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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