"App, geolocalizzazione e social". Ecco le "armi" per Olimpiadi sicure

Intervista a Giuseppe Calabrese, fondatore di Secursat, esperto di intelligence e cyber terrorismo

"App, geolocalizzazione e social". Ecco le "armi" per Olimpiadi sicure
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Le Olimpiadi di Parigi incubatore di nuove strategie di sabotaggio e laboratorio per tattiche antagoniste alternative al vecchio modello terroristico in stile «Monaco ‘72». Un disegno eversivo teso a sostituire i blitz assassini con raid che mettono nel mirino le infrastrutture pubbliche. Sul punto, i rapporti delle maggiori agenzie di intelligence concordano da tempo. E l’ennesima conferma è venuta proprio dai danneggiamenti alle centraline elettriche francese che nei giorni scorsi hanno paralizzato il trasporto ferroviario farncese. La linea del «no sangue, sì black out» - tipica dell’ecologismo estremista (ora in rotta di collisione con Macron per l’affaire Mélenchon) - cerca e trova sponde eversive nel cyber hacking che padroneggia bug e malware, oggi mediaticamente più «efficaci» di proiettili e bombe stragiste modello Settembre nero. Uno scenario internazionale inediti e in continua mutazione che necessità di strumenti tecnologici di prevenzione altrettanto moderni e veloci.
"Alle Olimpiadi e in tutte le grandi manifestazioni sportive bisognerebbe fornire app di geolocalizzazione agli atleti e ai loro team per interventi in tempo reale in caso di emergenza. E poi intensificare il monitoraggio dei social", i suggerimenti che vengono da Giuseppe Calabrese, fondatore di Secursat, azienda specializzata in servizi di security.

I Giochi di Parigi sono un palcoscenico ideale per l’ampia galassia della destabilizzazione violenta. Per il black out ferroviario si sono ipotizzate responsabilità iraniane o russe; c’è chi ha tirato in ballo i gilet gialli, gli ecologisti e, addirittura, i «ferrovieri infedeli». Che scenario vede?
"Non c’è stata rivendicazione. Il modus operandi richiama caratteristiche del mondo anarco-insurrezionalista. Ma al momento non ci sono certezze e le indagini sono in corso. Il contesto è complesso: teatri geo-politici in continua evoluzione a livello internazionale ed elezioni politiche...".

Pericoli nell’immediato?
"Il rischio che si sviluppi una situazione di crisi con possibili minacce transfrontaliere è concreto. Idem per disordini civili e attacchi ai sistemi della mobilità di massa".

"Mobilità di massa": proprio ciò che è successo in Francia col boicottaggio dell’alta velocità che ha paralizzato il Paese.
"Il comparto ferroviario è uno dei punti nevralgici di una nazione. Ma il cyber-terrorismo di ultima generazione può colpire molti altri obiettivi".

Le potenziali vittime?
"Cittadini e organizzazioni, che poi solo due facce della stessa medaglia".

La sua azienda lavora sulla prevenzione?
"Secursat, in collaborazione con il nostro partner internazionale Solace Global, una società britannica specializzata in servizi di intelligence e gestione strategica del rischio, offre un servizio completo di Travel Risk Managment per l’intera durata delle Olimpiadi".



Cioè?
"Forniamo, attraverso un Security Operation Centre, report giornalieri di intelligence, aggiornamenti in tempo reale su tutti gli eventi e supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7".

Ci attendono ancora due settimane di Giochi, teme altri incidenti o filerà tutto liscio?
"Non sono Nostradamus. Ma sarà bene tenere la guardia alta. Anzi, altissima".

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