
Edison prosegue sulla transizione energetica. Il gruppo di Foro Buonaparte ha annunciato oggi l’avvio di cantieri per realizzare nuovi impianti fotovoltaici ed eolici, principalmente al Sud e sulle isole, per 400 MW di nuova capacità rinnovabile. In particolare, si tratta di oltre 300 MW di nuovo fotovoltaico e di circa 100 MW di eolico. La messa in esercizio dei nuovi impianti è prevista tra il 2025 e il 2026, per un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro. Investimenti cui si aggiungeranno ulteriori 1,5 miliardi di euro per l’apertura di ulteriori cantieri nei prossimi due anni. Edison ha infatti reso noto anche di avere ottenuto il positivo esito di valutazione di impatto ambientale dal Mase e dalle regioni per ulteriori 1.000 MW (la maggior parte di progetti eolici), che si tradurranno in aperture di nuovi cantieri nel prossimo biennio.
L’investimento è in linea con il piano strategico del gruppo che prevede 5 GW di potenza verde, coprendo almeno il 40% del mix di generazione elettrica al 2030 e investimenti per circa 10 miliardi di euro, di cui l’85% in linea con i Sustainable Development Goals (SDG’s) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Nel 2024 Edison ha prodotto circa 5.500 GWh di energia rinnovabile, arrivando a coprire il 28% del proprio mix di generazione e al primo trimestre 2025 ha in sviluppo cinque progetti di pompaggio idroelettrico al Sud Italia (in Basilicata, Calabria Puglia, Sardegna e Sicilia), al momento in corso di autorizzazione. L’obiettivo del gruppo è di costruire almeno 500 MW di strumenti di accumulo, infrastrutture strategiche per la transizione ecologica e la sicurezza energetica nazionale.
In quest’ottica si inserisce anche la cessione del 100% di Edison Stoccaggio a Snam, il cui closing si è perfezionato oggi. L’operazione, infatti, consente a Edison la valorizzazione dell’asset per un valore di 565 milioni di euro, che saranno destinati alla transizione energetica, oltre che allo sviluppo della base clienti.
“La valorizzazione di questo asset strategico per il Paese è coerente con il nostro percorso di transizione energetica e fornirà risorse addizionali per accelerare lo sviluppo delle rinnovabili e per il bilanciamento del nostro profilo industriale con investimenti nel segmento downstream. – ha commentato Nicola Monti, amministratore delegato di Edison - È un passo ulteriore, molto concreto, verso l’obiettivo strategico di portare il contributo di attività rinnovabili, flessibilità, clienti e servizi al 70% dell’Ebitda del gruppo entro il 2030” rispetto alla media 2020-2022 pari al 35%. A Edison Stoccaggio fanno capo tre impianti di stoccaggio di gas naturale: Cellino (TE), Collalto (TV) e San Potito e Cotignola (RA) per una capacità complessiva pari a circa 1 miliardo di metri cubi all’anno. A seguito dell’operazione, il personale in forza a Edison Stoccaggio confluirà nel Gruppo Snam che si impegna a mantenere i livelli occupazionali e le complessive condizioni economiche e normative in essere per il personale, in ottica di continuità industriale e finanziaria di lungo periodo a una attività rilevante anche per il paese. “In uno scenario che permane fragile e complesso, con questa operazione aggiungiamo un importante tassello al percorso intrapreso per rafforzare l’approccio sistemico alla sicurezza energetica del Paese. – ha precisato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam.
- Con le altre iniziative che ci vedono fortemente impegnati, l’obiettivo è quello di dotare il sistema italiano ed europeo degli ulteriori elementi di solidità e sicurezza che sono necessari per un migliore equilibrio del mercato e una maggiore competitività”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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