
Iren ha chiuso il 2024 con un utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti pari a 268,5 milioni di euro, registrando un aumento del 5,4% rispetto all'anno precedente. Secondo quanto riportato in una nota della società, i ricavi consolidati si attestano a 6.043,1 milioni di euro, segnando un calo del 6,9%. Questa flessione è stata determinata principalmente dalla riduzione dei prezzi delle commodities, che ha inciso per oltre 300 milioni di euro, e dal progressivo completamento delle attività di efficientamento energetico legate al Superbonus 110%, con un impatto di circa 338 milioni di euro.
L'Ebitda del gruppo è cresciuto del 6,5%, raggiungendo quota 1.274,1 milioni di euro, mentre l'Ebit ha registrato un incremento dell'11,9%, attestandosi a 519,7 milioni di euro. Gli investimenti lordi realizzati nel periodo ammontano a 942 milioni di euro, con un lieve aumento dello 0,9%. Tuttavia, l'indebitamento finanziario netto è aumentato del 4% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 4.083 milioni di euro al 31 dicembre 2024.
Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all'assemblea degli azionisti, prevista per il 24 aprile 2025, il pagamento di un dividendo pari a 12,83 centesimi di euro per azione, con un incremento dell'8% rispetto al 2023. Il pay-out si attesta al 61%, in linea con le previsioni del Piano Industriale.
«Chiudiamo il 2024 approvando risultati positivi supportati sia dalla crescita organica dei diversi business sia da quella inorganica con l’integrazione di Acquaenna e Sienambiente», ha commentato il presidente Luca Dal Fabbro. «Il consolidamento societario non solo accelera la crescita e rafforza la presenza territoriale del gruppo, ma abilita anche nuovi progetti di sviluppo. Questa capacità di estrarre valore dalle società acquisite ci ha portati ad anticipare già nel 2025 il consolidamento di Egea, favorendo nuovi investimenti sui territori come lo sviluppo della rete di teleriscaldamento di Alessandria», ha proseguito aggiungendo che «dal punto di vista finanziario nel corso dell’anno è cresciuto il peso della finanza sostenibile attraverso l’emissione di due nuovi Green Bond per un valore complessivo di 1 miliardo di euro. Inoltre, a gennaio 2025 abbiamo emesso il primo Bond Ibrido di Iren per un valore di 500 milioni di euro a supporto dello sviluppo inorganico.
I buoni risultati raggiunti, tra cui un utile netto in crescita del 5%, ci consentono di proporre, in linea con le previsioni di Piano Industriale, un incremento del dividendo dell’8%, portandolo a 12,83 centesimi di euro per azione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.