
La decarbonizzazione del trasporto marittimo non è più solo un obiettivo, ma un percorso tracciato dai regolamenti dell’Unione Europea, che punta alla neutralità climatica entro il 2050. Per raggiungere questo traguardo, occorre adottare un mix di tecnologie energetiche, garantendo agli armatori flessibilità nella scelta delle soluzioni più adatte alle loro esigenze operative. È questo il messaggio chiave emerso dall’intervento di Giuseppe Ricci, Chief Operating Officer Industrial Transformation di Eni, durante l’evento "On the way to net zero".
"Come per il trasporto terrestre e aereo, anche il trasporto marittimo deve giocare un ruolo nel processo di decarbonizzazione e lo deve fare nel modo migliore possibile. Noi spingiamo per la neutralità tecnologica, per l’utilizzo di tutte le tecnologie che possono essere in grado di fornire un contributo, in modo che gli utenti possano scegliere", ha dichiarato Ricci.
Secondo il manager di Eni, tra le soluzioni più immediate ed efficaci figurano i biocarburanti, che "sono già disponibili e non necessitano di investimenti infrastrutturali, né sulle navi né nei porti". Tra questi, l'HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) si distingue per la possibilità di essere utilizzato in purezza senza modifiche ai motori navali esistenti.
Accanto ai biocarburanti, altre opzioni come il gas naturale liquefatto (anche di origine bio), il metanolo e l’ammoniaca sono considerate vie percorribili, seppur con gradi diversi di complessità. "Il metanolo dai rifiuti è una soluzione perseguibile per alcuni progetti, anche da parte di Eni", ha spiegato Ricci, sottolineando come invece "l’ammoniaca e l’idrogeno richiedano ingenti investimenti nelle infrastrutture portuali e ampie superfici per lo stoccaggio".
Un altro elemento cruciale è l’approccio sistemico alla decarbonizzazione dell’intera filiera marittima. "Lo scopo è proprio quello di considerare tutta la filiera e non fermarsi solamente a una parte di essa, fornendo agli armatori strumenti per prendere decisioni sostenibili a lungo termine", ha affermato Ricci.
L’impegno di Eni in questo settore si è concretizzato con la creazione di un Osservatorio sulla decarbonizzazione del trasporto marittimo, sviluppato insieme a Fincantieri e Rina. "Da questo studio, frutto dell’unione di competenze, risorse e tecnologie tra player del settore, è emerso un quadro chiaro, in grado di fornire indicazioni utili per elaborare iniziative concrete per la decarbonizzazione", ha evidenziato Ricci.
La sfida della transizione energetica nel settore navale richiede dunque un equilibrio tra immediatezza delle soluzioni disponibili e investimenti
per le tecnologie emergenti. La rotta indicata da Eni punta sulla flessibilità e sulla complementarità tra le diverse opzioni, per garantire una riduzione delle emissioni in modo efficace e sostenibile nel lungo periodo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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