Powy, "tecnologia e qualità per un network di ricarica pubblico"

L'azienda guidata dall’Ad Federico Fea rappresenta un'eccellenza nell'ambito e-mobility. "Mettiamo a terra le migliori tecnologie hardware e software con grande attenzione all'assistenza"

Powy, "tecnologia e qualità per un network di ricarica pubblico"

La migliore esperienza di ricarica, nel minor tempo. Ricerca, innovazione e qualità sono i fattori abilitanti che dal 2018 consentono a Powy di ottenere questo risultato. L'azienda tutta made in Italy guidata dall’amministratore delegato Federico Fea rappresenta una delle eccellenze tricolori nell’ambito della mobilità elettrica: un esempio di imprenditoria che, attraverso un ecosistema di partner ad altissimo livello, è riuscita a vincere le sfide del mercato. "Negli ultimi anni siamo stati capaci di attrarre investimenti esteri per oltre 100 milioni di dollari", spiega Fea, che è anche cofondatore e azionista del progetto. Oggi Powy è presente con le proprie infrastrutture in più di 300 location strategiche, con 860 punti di ricarica installati e oltre 1.400 in installazione in ulteriori 250 location, per un totale di 550 Powy e-station. "La nostra è una realtà italiana, una PMI innovativa. Stiamo realizzando un network di ricarica pubblico per veicoli elettrici che si differenzi per la qualità del servizio offerto", racconta l’amministratore delegato Fea, descrivendo come l'azienda opera sui territori.

"Andiamo a identificare delle aree molto eterogenee, dai centri commerciali ai circoli sportivi, dagli hotel ai ristoranti, dai parcheggi ai luoghi di scambio intermodale: zone nelle quali crediamo che si potranno sviluppare delle abitudini da parte dei clienti molto comode in termini di ricarica del veicolo elettrico. In queste zone portiamo il nostro approccio distintivo". Proprio nell'ottica di creare un ecosistema in favore della e-mobility e della intermodalità, Powy sta installando punti di ricarica in più di 50 stazioni del Gruppo FS Park. Particolare rilevanza ha assunto l'installazione nella stazione di Torino Porta Susa di una colonnina Fast, con ricarica a corrente continua e una potenza massima di 50 kW, e di otto colonnine Quick, con ricarica a corrente alternata e potenza massima di 11 kW che si distinguono per facilità d’uso grazie alla visibilità distintiva, ai cavi integrati per facilitare la ricarica e ottimizzare la logistica del parcheggio ed alla pluralità di metodologie di pagamento: APP, RFID card, direct payment via QR code e pagamento diretto via carta di credito tradizionale.

Powy ricarica

"Non vogliamo diventare i più grandi, vogliamo piuttosto diventare i migliori in termini di qualità, mantenendo sempre una grande attenzione al cliente. In base alla nostra visione del mercato, ci proponiamo con un approccio di creazione di valore nei confronti dei soggetti che ci ospitano. Se vogliamo essere i più bravi, dobbiamo evolvere nel tempo i servizi offerti e le infrastrutture di ricarica. Per fare questo instauriamo una partnership di trasparenza e collaborazione con chi ci ospita", spiega ancora Federico Fea, descrivendo così le motivazioni e l'approccio imprenditoriale dell’azienda. E ancora: "In funzione dell’analisi dei dati, che condividiamo con chi ci ospita, realizziamo ulteriori investimenti per essere sempre in anticipo rispetto alle necessità dei clienti, che oggi rappresentano una nicchia in rapida evoluzione".

Le stazioni installate da Powy sono presenti sulle maggiori app per la ricarica dei veicoli elettrici e nei sistemi di navigazione delle principali auto, per una visibilità massima, a costo zero per i partner dell'azienda che ricevono da subito vantaggi economici immediati ed un flusso addizionale di clienti. "Fin dall’inizio mettiamo a terra le migliori tecnologie hardware e software presenti sul mercato e abbiamo una grandissima attenzione all'assistenza, attraverso un controllo online continuo delle macchine e soprattutto con una relazione molto stretta con i soggetti che ci ospitano. Le nostre macchine sono continuamente monitorate", spiega ancora l'amministratore delegato Fea. Se da una parte le tecnologie consentono oggi di offrire un servizio di qualità, dall’altro quel che ancora rappresenta un ostacolo è la scarsa educazione di alcuni automobilisti, che – evidenzia il manager – "troppo spesso parcheggiano in aree riservate alla ricarica elettrica, pur senza usufruirne, arrecando un danno significativo a chi ha necessità di caricare il proprio veicolo elettrico".

Powy auto elettrica in ricarica

E poi, sempre secondo Fea, a rallentare un significativo avanzamento della mobilità elettrica in Italia è ancora "la mancanza di politiche di incentivi stabili a favore del consumatore". "Gli incentivi per i veicoli puramente elettrici sono andati letteralmente a ruba in poche ore. È un segnale molto forte che il Governo non può ignorare: gli italiani hanno voglia di passare all’elettrico". Inoltre, "sarebbe necessaria una sensibilizzazione non solo sul costo d'acquisto, talvolta ancora troppo alto, ma anche sul successivo costo del veicolo durante il possesso: sotto questo aspetto, infatti, in alcune categorie il veicolo elettrico è già più vantaggioso e competitivo di quelli a combustione interna".

Powy intanto continua a investire e scommettere in sostenibilità e sviluppo. A credere nella sfida della transizione e della e-mobility. "Il macro-trend sul lungo periodo è ineludibile e i dati parlano chiaro: non si torna indietro.

Quindi ci muoviamo di conseguenza e continuiamo a investire in località attentamente selezionate", conclude Federico Fea. Il futuro – spiega con convinzione – è elettrico. "La tecnologia a combustione interna, come soluzione predominante per il trasporto di massa, credo abbia fatto il suo tempo".

Federico Fea
Federico Fea, amministratore delegato Powy

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