Prometeon scatta in pole position per sostenibilità, crescita e welfare

Il nuovo Superlab di Milano punta tutto sulle rinnovabili. E dice addio al cartellino per il benessere dei dipendenti

Prometeon scatta in pole position per sostenibilità, crescita e welfare
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Non è facile imporsi in un settore competitivo come quello degli pneumatici, ma Prometeon ha gettato il suo guanto di sfida. L'ambizione sospinge e soffia forte nelle vele di questa azienda nata nel 2017, da una costola di Pirelli, e ora completamente indipendente. Le carte per giocare una partita importante ci sono tutte, poiché Prometeon è una delle pochissime entità a realizzare esclusivamente pneumatici per il settore industrial, per il trasporto merci e persone, nonché per Agro e off the road.

Guidata a partire dal 2021 dal Ceo, Roberto Righi, Prometeon possiede quattro stabilimenti: due in Brasile, uno in Egitto e uno in Turchia, con una rete commerciale che si snoda in 160 mercati diversi. Nello scorso mese di maggio è stata inaugurata la nuova sede di Milano, il SuperLab, nel quartiere Bicocca, negli uffici che un tempo appartenevano alla Breda. Un edificio moderno e all'avanguardia, che punta all'efficienza energetica: ci sono pannelli solari, sistemi di riscaldamento e raffreddamento geotermici e altro ancora. Inoltre, qui è stato realizzato un ambiente lavorativo flessibile che promette di migliorare la vita dei dipendenti.

In che modo? Si parte dall'addio al classico obbligo del cartellino da timbrare al rimborso parziale per l'abbonamento ai mezzi pubblici in nome della sostenibilità, passando per il congedo facoltativo di maternità e per quello del padre lavoratore che è pari a venti giorni.

All'interno del SuperLab milanese Prometeon, seguendo il principio della mens sana in corpore sano, ha realizzato una palestra, uno spazio di preghiera, una libreria con oltre 1.000 volumi, e un menù salutare disponibile per tutti. Nel corso di quest'anno Prometeon si è impegnata nel lancio della Serie 02 a brand Prometeon: pneumatici premium per applicazioni a lungo raggio, regionali, urbane e di cantiere. Questo è un tassello fondamentale all'interno di una strategia più ampia che dovrà condurre l'azienda ad acciuffare il target di due miliardi di euro di ricavi entro il 2030 (nel 2023 sono stati 1,3 miliardi).

Nel frattempo, Prometeon è impegnata nella sua campagna di rebranding e di ribilanciamento della presenza geografica. I capisaldi sono innovazione e sostenibilità, insieme alla ricerca di nuove tecnologie. A tal proposito, Prometeon possiede quattro centri di ricerca, uno dei quali a Cinisello Balsamo. In questi luoghi viene dato spazio a idee e progetti di giovani studenti universitari e startupper per rivoluzionare il modo di produrre pneumatici per veicoli industriali. Il traguardo è quello di arrivare ad avere processi di realizzazione più efficienti e pneumatici green: l'obiettivo è divenire una realtà carbon neutral entro il 2040. Nel frattempo, per aumentare la sostenibilità dei prodotti Prometeon, negli pneumatici vengono utilizzati materiali riciclati, mentre i tecnici sono riusciti ad aumentare il ciclo di vita delle gomme, a ridurre le emissioni di CO2, i consumi energetici, l'inquinamento acustico e il peso. La spina dorsale dell'azienda, che oggi conta su quasi 8mila lavoratori (di cui quasi 300 in Italia) di poco meno di 40 nazionalità diverse, è composta da giovani millennials per il 50%, mentre l'83% sono dei colletti blu. Nell'ottica di avere una cassa di risonanza pubblica più forte, Prometeon è scesa in campo anche nel mondo degli sport, diventando sponsor di maglia del Parma Calcio, squadra impegnata nell'attuale campionato di Serie A, nonché partner delle nazionali italiane di calcio maschile, femminile e giovanile.

Il sostegno al mondo del pallone è esteso anche ad altre realtà estere, come ad esempio in Turchia e in Egitto. Senza dimenticare la vicinanza al team Yamaha di Wsbk, e ai piloti Andrea Iannone e Toprak Razgatlioglu, recente vincitore del campionato del mondo 2024..

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