Stellantis, missione di Tavares in Usa

L'ad convoca i manager americani. Ma la riapertura di Mirafiori slitta al 2 settembre

Stellantis, missione di Tavares in Usa
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Missione americana d'obbligo per Carlos Tavares, l'ad di Stellantis che il presidente del sindacato Uaw, Shawn Fain, ospite a Chicago della Convention Democratica, ha definito «manager oversea», il manager che arriva da oltremare. Non è ben chiaro se Tavares avrà un faccia a faccia anche con Fain, visto che quest'ultimo lo ha accusato pubblicamente di essere «il problema di Stellantis». Lo stesso capo del sindacato Uaw ha infatti minacciato azioni pesanti e uno sciopero a livello nazionale contro Stellantis, gruppo reo di non rispettare gli accordi contrattuali, soprattutto in relazione ai piani di sviluppo dello stabilimento di Belvidere, nell'Illinois.

Stellantis ha però subito respinto al mittente le accuse di violazione degli accordi, precisando in una nota come «l'azione legale Uaw sia priva di fondamento», che «nessuna intesa è stata violata» e che, a questo punto, «il sindacato non può scioperare legalmente».

Il gruppo presieduto da John Elkann, dal quale non sono arrivati commenti sulle polemiche di questi giorni, si era impegnato a investire a Belvidere 1,5 miliardi di dollari per la produzione di un nuovo veicolo a partire dal 2027. Allo stesso tempo, come ricorda il quotidiano Detroit News, l'intenzione era quella di lanciare, già quest'anno, anche un mega hub di ricambi da 100 milioni di dollari. Prevista, nel 2028, anche una joint venture per la realizzazione di batterie. La comunicazione del rinvio del rilancio di Belvidere è arrivata dopo che il Dipartimento Usa dell'Energia degli aveva confermato un sostegno di 335 milioni di dollari nell'ambito di un piano che punta a tutelare l'occupazione (1.450 gli addetti di Belvidere interessati) nelle fabbriche americane.

Tavares, dunque, come anticipato ieri dal Giornale, si appresta a occuparsi in prima persona e sul posto, della questione allo scopo di rimettere ordine nelle attività in difficoltà nel Nord America e, allo stesso tempo, rassicurare dipendenti e investitori. L'agenzia Reuters, citando una fonte, precisa che la missione del top manager portoghese punta a inviare un segnale chiaro, cioè che l'ad vuole occuparsi dei problemi in prima persona, «visto che le operazioni in Nord America sostanzialmente finanziano il resto del gruppo». Tavares, che dovrebbe essere accompagnato da alcuni capi brand, incontrerà i manager principali, tra cui il responsabile del mercato Usa, l'argentino Carlos Zarlenga. La discussione dovrebbe focalizzarsi sui due marchi più importanti: Jeep e Ram. Da risolvere, per quest'ultimo, fonte di margini, sono soprattutto i problemi di qualità emersi ultimamente.

L'utile operativo di Stellantis nel primo semestre 2024 è sceso del 40%, soprattutto a causa delle scarse prestazioni commerciali in Nord America, sua regione di punta. Le vendite di veicoli in questo mercato per i due marchi principali, Ram e Jeep (gli altri sono Chrysler e Dodge), sono diminuite di oltre il 30% rispetto ai primi sei mesi del 2019.

L'ad dovrà anche affrontare, con l'ufficio legale, la denuncia arrivata da alcuni azionisti Usa.

L'accusa mossa a Stellantis, fermamente respinta nei giorni scorsi, è quella di aver nascosto informazioni sull'aumento delle scorte e altri fattori di debolezza, prima di rendere noti risultati trimestrali sotto le attese che hanno fatto calare il valore delle azioni.

Infine, dall'Italia filtra la notizia del rinvio al 2 settembre, rispetto alla prima indicazione del 26 agosto, della riapertura della fabbrica di Mirafiori.

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