«Ballando»? Sembra un’agenzia matrimoniale

Sarà che la temperatura del tango è bollente. Che tra prese e volteggi ci si scambia la pelle perché il ballo è un’ingordigia di corpi, un amore simulato. Sarà che ci si lascia cadere addosso all’altro, esausti e sazi, perché la danza mette i corpi in pace e il cuore in disordine. Devono starci tutte queste cose dietro al fatto che il programma di Milly Carlucci, Ballando con le stelle, sta diventando una specie di agenzia matrimoniale.
Donne che entrano inconsapevoli di cosa possono chiedere al proprio involucro e che, nel giro di poche settimane si trasformano, si sciolgono, rinascono. E uomini che arrivano ignari di come si cinga una vita, si sorregga una femmina, la si faccia sentire tale. Non ci sono solo le ore di allenamento, i pranzi ipocalorici e la preparazione per il «saggio» del sabato sera dietro a certe metamorfosi. Non c’è solo la disciplina dietro a certi dimagrimenti, dietro a certe sorprendenti tonicità. Ballando ci si innamora, perché è la cosa più ragionevole da fare quando non c’è più confine tra te e l’altro. Occhiaie luminose e corpi in fiamme sulla pista di Milly. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati il ballerino Raimondo Todaro e la sua allieva, l’attrice Veronica Olivier. Reticenti all’inizio (lui usciva da una storia di quattro anni che lo aveva messo un po’ a tappeto, lei faceva la ritrosetta), verso il gran finale (domani in prima serata su Raiuno, che si scontrerà con Io canto su Canale 5), un po’ di nodi si sono sciolti. Lui ha rilasciato un’intervista a un settimanale dichiarandosi, lei, a distanza, ha deposto le scarpette. Benedetta Valanzano sembra piuttosto invaghita del suo maestro di danza, Dima Pakhomov. Di temperamento gelidino, Dima lascia intendere poco circa un’eventuale corrispondenza di amorosi sensi anche perché, a quanto pare, è tecnicamente fidanzato con la collega Alessandra Mason.
Un altro particolare feeling, con l’aiuto di un Quickstep e di un Jive, pare sia nato tra l’eterno divo di Beautiful, Ron Moss (è in onda con la stessa soap dal 1987) e la sua maestra Sara Di Vaira. Non si tratta proprio di flirt, ma per non saltare gli allenamenti e continuare a essere Ridge, con una mossa da Forrester, Moss ha invitato la Di Vaira a sue spese a Los Angeles.
Agli esordi del programma, nel 2005, la sublime Natalia Titova era fidanzata con il collega Simone Di Pasquale. Poi, Simone si è trovato ad allenare Hoara Borselli per la quale, secondo alcuni, aveva un po’ preso una «scuffia». E com’è, come non è, la Titova e Di Pasquale si sono lasciati, ma lei, due anni dopo, ha fatto ballare Massimiliano Rosolino e lo fa ballare tuttora visto che vivono assieme. Sembra che nella scorsa edizione il nuotatore si fosse ingelosito moltissimo per la galanteria di Emanuele Filiberto di Savoia nei confronti della sua compagna. La produzione poi, aveva anche montato un’esterna tra i due in lambretta in giro per la città eterna, una roba tipo Vacanze romane, che lasciava intendere un romanticismo più teso di quanto in realtà non fosse. Ma subito la ballerina russa aveva rassicurato l’omone olimpico «non c’è proprio niente per cui essere geloso», ed è finita lì. Purtroppo per lui, non è mai iniziata tra Andrea Montovoli e la sua coach, Ola Karieva. Lui l’amava moltissimo, lei amava un altro. Né è mai cominciato nulla tra Emanuela Aureli e Roberto Imperatori. Era al ballerino che qualcuno attribuiva la sorprendente metamorfosi della comica. Femmina all’improvviso.
Dove non è finita lì, cioè sulla pista da ballo, è stata invece, l’anno scorso, tra Samantha Togni e Stefano Bettarini. Abbiamo sperato per tutto il tempo che non fosse vero (per la Togni), invece era proprio vero. Si sono messi insieme e insieme ci stanno ancora. Nell’edizione 2009 Samantha ha preso in affido il legnoso Stefano che è rimasto legnoso ma ha dato sfoggio di sé in un maniera così convincente da far credere a giuria e televoto che lo scopo artistico fosse stato raggiunto. Samantha l’ha reso tecnicamente migliore e, cosa ancora più imperdonabile, gli ha ulteriormente massaggiato l’ego già ipertrofico. Quando si strusciavano sulla pista, quando simulavano la passione, quando bordeggiavano attorno ai loro corpi, lei era persa nel suo partner, il partner era perso in se stesso. Lei chiudeva gli occhi per interpretare meglio, per convinzione, per sentire di più, lui si specchiava nelle telecamere a terra.

Perché non è che proprio tutti abbiano la temperatura del ballo, il senso del ritmo, il gusto dell’altro. Non è che tutti si accorgano di cosa passi tra due corpi, per arrivare altrove. Però erano arrivati lo stesso fino alla fine. Fino all’inizio della loro storia, cioè. Perché ogni tanto i corpi mentono anche.

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