
Fino all'ultimo il fronte dei contrari capitanato da Mediobanca Sgr, rappresentata dal ceo Emilio Franco, ha provato a convincere il Comitato dei gestori di Assogestioni a tenersi fuori dalla partita sulla governance delle Generali confondendo le acque sull'esito del confronto, di fatto terminato ieri sera. Di là dei depistaggi, fonti presenti alla riunione hanno confermato che alle 19 è stato raggiunto il quorum necessario per cui può avvenire il deposito della lista dei candidati dell'associazione secondo le procedure per la presentazione della rosa dei candidati all'assemblea del 24 aprile che dovrà votare sulla composizione del nuovo cda delle Generali. Una lista secca, con tanto di nomi due uomini e due donne - selezionati dall'head hunter Chaberton Partners. La lista si apre con il bocconiano Roberto Perotti, già consigliere del Leone fino al 2022, segue la docente di biostatistica ad Harvard, Francesca Dominici, quindi la chief customer officer del gruppo americano di microchip Analog Devices, Anelise Sacks, e chiude con l'ex banchiere di Citi, Leopoldo Attolico.
Vedremo se a ridosso della scadenza per la presentazione degli elenchi, ovvero il 29 marzo, ci saranno altri tentativi di mettersi di traverso creando intoppi di natura legale o con minacce di impugnative, come del resto è già accaduto in questi giorni. La strada sembra però segnata. All'assemblea di Trieste la lista di Assogestioni si aggiungerà a quella di maggioranza presentata da Mediobanca, azionista con il 13,1% del capitale, formata da tredici nomi, tra i quali sicuramente quello del ceo Philippe Donnet e del presidente Andrea Sironi. Ci sarà poi una lista di 6 nomi avanzata da Francesco Gaetano Caltagirone (socio al momento al 7%), sostenuta da Delfin (che ha chiesto l'autorizzazione a salire dal 10 al 20%) ma senza indicazioni di ruoli. Lo scopo è infatti rafforzare nel consiglio la propria presenza aggiungendo al ceo dell'Enel, Flavio Cattaneo, e alla docente della Sapienza, Marina Brogi (già in cda), altri quattro candidati di profilo alto in ambito assicurativo e dell'asset management.
A votare la lista di Assogestioni diventando così il vero ago della bilancia nella partita sulle nomine - potrebbe essere l'Unicredit guidata da Andrea Orcel, accreditata di una quota vicina al 10% del Leone. In questo modo il banchiere si terrebbe in qualche modo fuori dalla mischia e la mossa potrebbe essere anche gradita al governo che ha acceso un faro sulle Generali dopo l'annuncio dell'operazione Natixis varata dal management di Trieste a pochi mesi dalla sua scadenza. Intanto, l'agenda dell'associazione del risparmio gestito resta calda. Non solo perché dal 15 al 17 aprile si terrà a Milano l'annuale Salone del Risparmio. Prima dell'evento, ovvero il 7 aprile, Assogestioni dovrà rinnovare il vertice per il prossimo triennio.
Sarà una corsa tra l'attuale numero uno Carlo Trabattoni (presidente Generali Real Estate Sgr) che punta a una riconferma e Maria Luisa Gota, ceo di Eurizon nonché responsabile della divisione Asset Management di Intesa Sanpaolo, data per favorita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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