"Beccaria senza risorse, ma finalmente è iniziata la messa in sicurezza"

L'assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Romano La Russa, in visita al penitenziario. Si costituisce il quinto dei sette giovani evasi

"Beccaria senza risorse, ma finalmente è iniziata la messa in sicurezza"

«Mancano le risorse: è un problema presente un po' in tutte le situazioni e non solo in questo istituto. Ma qualche volta la mancanza di risorse diventa un alibi perché è troppo impegnativo o faticoso procedere per attuare delle migliorie che sono indispensabili. Credo che negli anni passati ci sia stato un certo lassismo. Oggi c'è una consapevolezza diversa sul fatto che bisogna insegnare con più rigore».

Ieri, a tre giorni dalla fuga di sette ragazzi dall'istituto penitenziario per minori «Cesare Beccaria» - quattro sono già stati riportati in cella, ieri sera un quinto ragazzo di 19 anni si è presentato presso la Questura in via Fatebenefratelli, è stato arrestato e sarà processato per direttattissima - l'assessore alla Sicurezza e all'Immigrazione di Regione Lombardia Romano Maria La Russa ha fatto visita alla struttura di via dei Calchi Taeggi. Lì ha parlato con la direttrice facente funzione, Maria Vittoria Menenti e con la polizia penitenziaria in un incontro durato più di un'ora.

«Il Beccaria soffre di due mali cronici: il sovraffollamento e la carenza di personale, e rispecchia quella di tanti istituti di reclusione italiani - ha dichiarato l'assessore regionale a margine dell'incontro -. I gravi fatti avvenuti il 25 dicembre hanno riportato alla ribalta problemi non affrontati per troppo lungo tempo e resi complicati dalla presenza di un cantiere per la ristrutturazione di un edificio dell'istituto che ha favorito l'evasione dei giovani detenuti».

«Questi lavori sarebbero dovuti durare due anni e invece sono ancora in corso dopo quasi 20 anni - continua La Russa -. Vi sono oggi un'aria e una volontà politica diverse, l'impegno per la sicurezza e la legalità si conferma anche in questo caso priorità per il governo Meloni. I lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza sono già ricominciati».

«L'incontro di oggi (ieri per chi legge) è stata, fra l'altro, l'occasione per portare la solidarietà mia, del mio partito e della Regione alla direttrice e ai dirigenti del Beccaria - ha proseguito La Russa - che non sono certo i primi responsabili di quanto accaduto e agli agenti di polizia penitenziaria che troppo spesso lavorano sotto organico, in situazioni estremamente complesse che li vedono spesso vittime di aggressioni e minacce da parte degli stessi ragazzi che

cercano di aiutare».

Secondo l'assessore regionale alla Sicurezza e all'Immigrazione inoltre «risulta sempre più urgente predisporre un più appropriato presidio medico e un centro psicologico minorile all'interno dell'istituto».

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