Il belcanto non perde colpi Al Castello l’opera è di casa

Il belcanto non perde un colpo. Nel senso che non c’è occasione sprecata per gli organizzatori, perchè l’opera lirica «tira» sempre, almeno quella che il pubblico dimostra di gradire e apprezzare con garantito entusiasmo. Lo dimostra la breve ma intensa stagione di «Lirica sotto le stelle», rassegna operistica ospitata nel Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco e ideata dall’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Identità del Comune di Milano, Massimiliano Orsatti. Dopo l’esordio lo scorso weekend con «La Bohème» di Puccini, questo fine settimana (stasera, ore 21, l’ultima replica) è la volta del «Don Giovanni» di Mozart, anche in questo caso all’insegna del tutto esaurito. Sarà invece il «Nabucco» di Verdi a far calare il sipario sulla manifestazione, l’1 e 2 agosto prossimo, e anche qui ci si attende il «sold out». Tutte le opere - vale la pena ricordarlo - sono a ingresso gratuito, e i 500 biglietti disponibili per ciascuna delle due repliche del «Nabucco» saranno distribuiti, fino a esaurimento, direttamente alla sede dell’assessorato al Turismo, in via Bagutta 12, domani, dalle ore 10 alle 17 (info: 02-795892). Oltre ai posti a sedere, ci sarà la possibilità per altri 200 spettatori di godersi l’impagabile opera verdiana (il titolo completo è Nabucodonosor) su libretto di Temistocle Solera, anche in piedi: basterà presentarsi con dovuto anticipi all’ingresso rispetto allo scoccare delle ore 21. Poi, ci sarà posto solo per canto e musica. Benchè il bilancio della rassegna non sia stato ancora stilato, il successo è ormai archiviato a priori. E l’assessore Orsatti sembra sapere perchè: «Abbiamo offerto a un pubblico variegato e trasversale (non sono mancati gli stranieri, ndr) tre opere di grande respiro, le cui arie sono nel patrimonio culturale anche di chi non è un assiduo melomane - ha commentato Orsatti -. Questa rassegna estiva era un invito ai milanesi a scoprire il fascino del melodramma e le emozioni del teatro, in una delle cornici storiche più suggestive che Milano possa offrire. Il successo della manifestazione, a giudicare dai biglietti esauriti sin dal primo giorno, conferma l’apprezzamento dei milanesi per tutte quelle attività che sanno coniugare qualità e divertimento». «Lirica sotto le stelle» è arrivata alla sua terza edizione, che in questo 2009 ha visto l’aggiunta di una rappresentazione. Ma, visto l’andamento, per il 2010 bisognerà pensare a qualche altra novità. «E infatti così sarà - anticipa Orsatti -. Vista la grande partecipazione e per accontentare le richieste del pubblico, per l’edizione 2010 siamo già pronti ad aumentare il numero di repliche per le opere in cartellone. E confermo che, grazie alla collaborazione degli albergatori cittadini, è stata significativa la presenza di turisti stranieri». La miscela vincente, però, necessita di ulteriori ingredienti. E anche qui gli organizzatori hanno dimostrato di interpretare al meglio i gusti del pubblico. Bohème, Don Giovanni e Nabucco, infatti, fanno parte di quel repertorio che senza falsi snobismi amiamo definire «popolare», e cioè che più passa il tempo e più piace alla gente. Oltre a ciò, va detto che il regista Mario Riccardo Migliara ha saputo realizzare una messa in scena capace di avvicinare alla lirica anche un pubblico non esperto. Insomma, versioni classiche e rispettose dell’ambientazione, senza stranezze o invenzioni «geniali».

Il tutto supportato da orchestra (la Filarmonica di Milano) e interpreti (tra voci nuove e professionisti affermati) adeguati. Ci vuole molto? Non crediamo. Eppure, la lirica fuori dal Teatro alla Scala, sotto le stelle e sotto un tetto stasbile, a Milano è ancora un tabù.

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