C'erano anche gli allievi dell'istituto aeronautico «Lindbergh Flying School» e dell'istituto d'istruzione superiore «James Clerk Maxwell» ieri mattina alla proiezione milanese di Believe, il cortometraggio realizzato dall'Aeronautica militare italiana in collaborazione con la MG Production, per la regia di Salvatore Metastasio. Tra gli ideatori il colonnello Rosario D'Auria dello Stato Maggiore dell'Aeronautica che, per i protagonisti - quattro ragazzi che frequentano la stessa scuola superiore, guidati dal «super prof» Guidoni e che sul web si fanno chiamare Underdog, The Goat, Bailey (unica ragazza) e Atticus - si è ispirato ai suoi tre figli, divertendosi moltissimo.
Proiettato ieri mattina, nella sala della Vittoria Alata del Comando della Squadra Aerea, Prima Regione Aerea in piazza Novelli, alla presenza del neo comandante, il generale di Squadra Aerea Alberto Biavati che si è insediato a ottobre al vertice del nuovo ente voluto dall'Aeronautica a Milano. Il corto è stato curatissimo nella realizzazione, anche in fase di scrittura del soggetto e della sceneggiatura. «Ed è - D'Auria ci tiene a sottolinearlo - grazie a MG Production, un prodotto cinematografico a tutti gli effetti, basta vedere la qualità del girato».
«Questo corto rappresenta per l'aeronautica una opportunità, una metodologia e uno strumento di comunicazione nuovi per incuriosire e avvicinare i ragazzi -. spiega ancora D'Auria - Raccontare storie interessa, attira le persone. Basta vedere come oggigiorno le serie tivù e in generale il cinema, quando narrano, hanno successo. È un ambito in cui ci siamo cimentati, abbiamo trovato un buon riscontro anche grazie all'appoggio di «Cortinametraggio» il festival di riferimento per i corti e fucina di giovani talenti.
Tra i riferimenti specifici al mondo dell'aeronautica militare italiana in Believe c'è la figura di uno dei protagonisti, l'attore Giorgio Borghetti, che interpreta il professore e il comandante dell'astronave su cui accettano di salire i 4 ragazzi. Nella trama viene chiamato colonnello Guidoni, in ricordo del generale Alessandro Guidoni della Regia Aeronautica morto agli inizi del secolo scorso (1928) nel corso di un test per sperimentare un nuovo paracadute da lui stesso ideato. Ci sono poi simboli aeronautici sparsi un po' in tutto il filmato, ad esempio la coccarda tricolore che si trova solitamente sugli aeroplani, in Believe la vediamo invece sulla astronave, con il numero dello stormo e quello del velivolo.
«Con questo progetto l'Aeronautica ha voluto puntare molto sull'aspetto valoriale - conclude il colonnello D'Auria -.
Dei nostri ragazzi troppo spesso si dà una immagine distorta, pensando che siano distaccati, ma se stimolati adeguatamente sono capaci di fare squadra in ogni occasione. Come nel corto, insieme, riescono a farsi coraggio. E s'incamminano verso il futuro».
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