Benefit aziendale? Un funerale

L’industria Costan di Belluno offre ai suoi 829 dipendenti un bonus di 5mila euro che potrà essere speso in caso di morte del lavoratore. Entusiasti i sindacati: "Un moderno esempio di contrattazione da seguire su scala nazionale"

Benefit aziendale? Un funerale

Non tutti hanno la fortuna di Luigi Esposito sul cui manifesto mortuario - affisso al rione Forcella - era scritto «A 101 anni si è spento serenamente»: una bella soddisfazione, tanto che qualche buontempone aveva aggiunto a penna il commento «... e vulevo vedè ca faceva pure storie!».

La Napoli di Bellavista è a un migliaio di chilometri dall’azienda Costan di Belluno, ma ad unirle è un ideale filo rosso di garofani, fiori che non mancano mai in ogni funerale che si rispetti. Un tragico evento al quale non si pensa mai per tempo, col rischio di lasciare la dolorosa incombenza ai familiari del caro estinto; a volte carissimo, considerato il listino prezzi delle ditte di pompe funebri.

Vivo (si fa per dire) successo ha quindi ottenuto l’iniziativa dell’azienda bellunese Costan di inserire nel patto aziendale un bonus (ma forse sarebbe meglio chiamarlo malus) di 5.000 euro per i funerali dei propri dipendenti. La somma sarà riservata ai congiunti dei lavoratori passati a miglior vita e, se non sarà impiegata per il defunto, potrà essere destinata a una causa benefica in memoria del defunto.
Perfino i sindacalisti Fiom, Fim e Uil - notoriamente esperti in trattative destinate a morte sicura - hanno definito il «pacchetto-funerale» uno dei migliori accordi all’interno del panorama contrattuale italiano.

La Costan, che produce apparecchi e impianti di refrigerazione, dà lavoro a 829 persone, oggi belle fresche di integrativo: «3.500 euro di premio di produzione, lavoro notturno ben pagato, tutela dei soggetti deboli (donne, disabili e precari), fondo di solidarietà incrementato, indennità di cambio turno e part-time più esteso». Almeno, così assicura il «signor» Costan in persona.
«La filosofia su cui si basa questo integrativo - sottolineano Luca Zuccolotto (Fiom), Bruno Deola (Fim) e Paolo Da Lan (Uilm) - è ben chiara: migliorare la qualità della vita (e della morte ndr) dei dipendenti».

Ma la busta-paga comprensiva di voce «esequie» non è una prerogativa assoluta della Costan. L’anno scorso infatti a San Bonifacio, nel Veronese, l’esperimento fu tentato da un’altra azienda. Che, seppure con la morte nel cuore, decise di firmare una convenzione listata a lutto dalla locale ditta di pompe funebri. Grazie al singolare accordo i dipendenti potranno usufruire di un funerale al «prezzo-base bloccato di 2.449 euro». Un vero affare. Tanto più che la convenzione è estesa anche ai familiari dei lavoratori.

L’annuncio è arrivato tramite una fotocopia contenuta nella busta dei cedolini di ottobre: i «fortunati» dipendenti potranno usufruire di un servizio completo «scontatissimo» con bara in larice, stampa ed esposizione dell’epigrafe, cura della

salma, servizio floreale, raccolta firme, biglietti funebri e, ovviamente, l’inumazione. Dopo un certo imbarazzo iniziale, i dipendenti si sono messi l’anima in pace. E le mani in tasca.
Così, giusto per scaramanzia...

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