
La degenza del Papa all'ospedale Gemelli di Roma si protrarrà più a lungo del previsto. Il Santo Padre ha sviluppato l'insorgenza di una polmonite bilaterale e il suo quadro clinico "permane complesso". Così spiegano dalla sala stampa vaticana nell'ultimo aggiornamento sulle condizioni di salute di Papa Francesco. Nel 1957, per altro, il Pontefice ha subito un'exeresi parziale di un polmone, quindi da quasi 70 anni convive con i problemi di avere un solo polmone intero funzionante, il che complica il quadro clinico, unito all'età avanzata e alle malattie pregresse.
Cosa è la polmonite bilaterale
La pomonite bilaterale è un'infiammazione dei tessuti di entrambi i polmoni. Solitamente è un'infezione di tipo acuto, che nel Papa è stata presa nelle fasi iniziali grazie all'esecuzione di una tac che ha evidenziato il problema, sopraggiunto a un'infezione polimicrobica. La polmonite interessa sia gli alveoli che il tessuto interstiziale, con un accumulo di liquidi all'interno dei polmoni. Questi liquidi, se non si identifica in tempo la polmonite, tendono a solidificarsi rendendo il passaggio di aria più complesso e, quindi, causando affaticamento ai polmoni. La polmonite può avere origine virale, fungina o dall'aspirazione di un corpo estraneo.
I sintomi della polmonite
I primi sintomi della polmonite compaiono nell'arco di circa 24/48 ore e possono essere improvvisi ma, solitamente, tendono a essere graduali e si possono presentare anche in un lasso temporale di giorni e perfino di settimane. Alcune infezioni che colpiscono i bronchi, con conseguenti sintomi, possono progredire fino a diventare polmonite e quando accade si ha un aggravamento importante della sintomatologia, che solitamente presenta tosse, mal di testa e febbre nei primi momenti, per poi progredire in dispnea, inappetenza, nausea e asma.
Cura
Le cure avvengono in base alla diagnosi e alla progressione della malattia. La presenza di una polmonite viene diagnosticata mediate radiografia e, in alcuni casi, tramite tac. Per conferma viene anche analizzato l'espettorato del paziente per analizzarne il contenuto batteriologico o virale. In base alla tipologia di polmonite viene effettuata la terapia, che nel primo caso avviene mediante antibiotici mentre nel secondo caso può bastare anche un riposo adeguato con terapia integrativa, necessaria per sciogliere il muco e liberare gli alveoli. Nei casi più gravi si richiede il ricovero ospedaliero e la terapia respiratoria. Se non curata adeguatamente o non presa in tempo può portare al decesso, soprattutto nei pazienti più fragili.
Prevenzione e soggetti a rischio
Per prevenire la polmonite i medici consigliano un lavaggio accurato delle mani, l'utilizzo di dispositivi filtranti in caso di lunga esposizione ad agenti inquinanti e il vaccino per alcuni specifici
batteri. I pazienti anziani sono tra i soggetti maggiormente a rischio di polmonite ma anche il fumo di sigaretta, l'abuso di alcol, l'insufficienza cardiaca e l'immunodepressione sono fattori di rischio.
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