Decadimento cognitivo, una sfida da affrontare con "LongevaMente"

Durante la settimana di prevenzione dell'invecchiamento mentale, dal 23 al 28 settembre, tante saranno le iniziative per sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione del decadimento cognitivo

Giuseppe Alfredo Iannoccari, fondatore e presidente dell’Associazione Assomensana
Giuseppe Alfredo Iannoccari, fondatore e presidente dell’Associazione Assomensana

I primi sintomi di deficit cognitivo sono confusione e disorientamento mentale, deficit di memoria, difficoltà di concentrazione e comunicazione, umore instabile, minore autocura e riguardano in prevalenza la popolazione anziana, ma possono manifestarsi anche in soggetti giovani e adulti, ad esempio in un periodo particolare di stress, o per stress cronico (burnout), più in generale a causa di un esaurimento nervoso.

Un problema non da poco in una popolazione sempre più anziana che rappresenta sia un problema per la comunità, ma anche per il carico al Sistema Sanitario Nazionale. In Italia, purtroppo l’invecchiamento cerebrale colpisce di fatto 1.2 milioni di cittadini l’anno e crea delle condizioni psicofisiche invalidanti. Tra questi si contano 600.000 casi di Alzheimer, che vedono circa 3 milioni di persone direttamente o indirettamente coinvolte nella loro assistenza secondo i dati ISTAT.

La prevenzione il rimedio più efficace

Come per moltissime altre patologie, la prevenzione è un fattore fondamentale. “Togliere anni all’età della mente” è l’obiettivo di Assomensana che nei suoi vent’anni di storia ha verificato come le persone si preoccupano e si occupano molto dell’invecchiamento fisico mentre trascurano la mente o non sono sufficientemente informate sul funzionamento del cervello. Invece “il deterioramento cognitivo si può e si deve prevenire, a qualsiasi età” spiega il neuropsicologo Giuseppe Alfredo Iannoccari, fondatore e presidente dell’Associazione Assomensana e autore di diversi testi tra i quali “I 10 pilastri per un cervello efficiente” (FrancoAngeli Editore).

Proprio con lo scopo di informare e aggiornare operatori e pubblico su rischi e cure in tema di decadimento cognitivo, un insieme di disturbi passeggeri che possono manifestarsi ad ogni età, ma possono anche essere l’inizio di una vera e propria malattia (demenza e Alzheimer), la storica associazione monzese per il mese di settembre ha organizzato molte importanti iniziative.

Il calendario degli incontri

Si parte da venerdì 20 settembre al Centro Congressi Melià (Hotel Melià, in via Masaccio 19, Metro Lotto), dove Assomensana, con la partnership scientifica dell’Associazione Italiana di Medicina Funzionale, AIMF Health, invita tutti al Convegno dal titolo LongevaMente, dove quattordici autorevoli relatori tratteranno l’argomento della longevità sostenibile. La giornata di studio esplorerà il tema della longevità della mente e del cervello prendendo in considerazione vari fattori ritenuti determinanti, come la nutrizione, la socializzazione, le condizioni bio-fisiologiche e la cura della persona.

Sono molti gli studi che hanno dimostrato come i comportamenti alimentari, l'attività fisica, il sonno e la stimolazione cognitiva possono svolgere un ruolo di protezione contro il declino cognitivo e le malattie neuro-degenerative. “La metodologia della Medicina Funzionale insegna a cercare le cause che sottendono alle patologie considerando l'organismo un sistema complesso simile a una rete web plasmata dalla linea del tempo ed interdipendente con le abitudini, gli stili di vita, l’ambiente, le attitudini e il modo di pensare e confrontarsi con la realtà di ogni giorno di ogni singolo individuo” sottolinea invece Ida Ferrara, presidente di AIMF Health.

Settimana della prevenzione dell'invecchiamento mentale

Da lunedì 23 a sabato 28 settembre, Assomensana offre inoltre un ricco programma di opportunità nell’ambito dellaXVII edizione della Settimana di Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale (SPIM) che consente, tra l’altro, di controllare e migliorare gratuitamente le proprie performance cognitive.

In varie località d’Italia, previa prenotazione sul sito, le persone potranno usufruire della consulenza di psicologi, neurologi, geriatri e altri esperti che sottoporranno i soggetti a un check-up neuropsicologico per verificarne lo stato delle capacità intellettive. Ogni check-up durerà 40 minuti e ogni partecipante verrà sottoposto ad una serie di test composti da esercizi cognitivi. Al termine della prova, il soggetto otterrà il suo profilo neuropsicologico, con le indicazioni per correggere eventuali punti deboli e per rafforzare le facoltà mentali con strategie mirate.

"Solo intervenendo nei tempi e nei modi opportuni, possiamo scongiurare deficit mentali e assicurarci di invecchiare bene - spiega Giuseppe Alfredo Iannoccari presidente Assomensana - prendersi cura della propria mente ha anche una valenza sociale, dal momento che il calo cognitivo compromette la qualità della vita del singolo, ma comporta anche elevati costi per la società. Per questi motivi, non bisogna accettare con fatalità il declino della mente ma è indispensabile mantenere in buono stato le capacità cerebrali con esercizi mentali, alimentazione adeguata e movimento regolare, che migliorano l’abilità, la flessibilità e le prestazioni del “muscolo” cervello".

Il camper Tour

Durante la settimana ci sarà poi un viaggio in 10 città italiane di un camper brandizzato per distribuire materiale informativo con il messaggio che si può mantenere la mente in forma a tutte le età. Il programma è disponibile sul sito di Assomensana.

Tutti i progetti dell'associazione sono patrocinati dalla Regione Lombardia e importanti istituzioni e società scientifiche nazionali e sostenuta, tra gli altri, anche da PROGES, Ente dedito alla cura dei soggetti fragili.

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