Un pericolo sta minacciando sempre più la salute dei bambini e dei ragazzi under 18: il diabete di tipo 1 e 2. I casi stanno aumentando e la conferma giunge da due nuove ricerche che sono state presentate in occasione dell'appuntamento annuale dell'American Diabetes Association conclusosi il 26 giugno a San Diego (USA).
Valentino Cherubini, Direttore della Diabetologia Pediatrica degli Ospedali Riuniti di Ancona e autore di uno studio pubblicato su PubMed, ha affermato: «Abbiamo valutato l'incidenza del diabete di tipo 1 in un arco di tempo di 31 anni (dal 1989 al 2019) in due regioni italiane e l'abbiamo poi confrontato con quella osservata durante la pandemia di Coronavirus (2020-2021)».
I dati non sono incoraggianti. Nel 2021 si è verificata un'impennata del 7,2% rispetto ai risultati attesi che, rapportati all'intero territorio nazionale, corrispondono a circa 100 diagnosi in più all'anno. Allarma anche la percentuale dei nuovi casi di diabete di tipo 2 degli ultimi dieci anni. Il medesimo studio conferma l'incremento degli stessi del 9% per ogni biennio.
Queste percentuali ricalcano gli esiti di una ricerca americana pubblicata su The Journal of Pediatrics che ha visto un aumento di oltre 100 nuovi casi di iperglicemia in un anno, ovvero più del doppio degli adolescenti prima del Covid.
Le cause del diabete
Le cause del diabete di tipo 1 sono attualmente sconosciute, tuttavia si ritiene che la sua insorgenza sia favorita da una serie di fattori. Uno dei più importanti è senza dubbio la predisposizione genetica. Non è infatti un caso se la malattia coinvolge più di 50 geni la cui localizzazione e combinazione determina la classificazione della patologia in dominante, recessiva ed intermedia. Attenzione anche all'azione dei Coxsackie virus e alla somministrazione dell'antibiotico e chemioterapico streptozotocina.
Anche la genesi del diabete di tipo 2 è multifattoriale. È bene non sottovalutare particolari condizioni come l'età avanzata, l'ipertensione, la sedentarietà, l'obesità e una dieta ricca di zuccheri semplici. Ancora i livelli di colesterolo HDL uguali o inferiori a 35 mg/ml e i livelli di trigliceridi uguali o superiori a 250 mg/ml.
I sintomi del diabete
La sintomatologia del diabete di tipo 1 e di quello di tipo 2 si sovrappone, ad eccezione però del tempo di esordio che è meno rapido nella seconda tipologia. Sono manifestazioni tipiche:
- La visione offuscata;
- L'astenia;
- La poliuria;
- La polidipsia;
- La polifagia;
- La lenta guarigione delle ferite;
- La tendenza a sviluppare infezioni;
- La cefalea.
Non sono rare le complicanze acute e a lungo termine. Delle prime fa parte il cosiddetto "coma non chetosico", una condizione grave e spesso fatale. Rientrano fra le seconde le patologie cardiovascolari, la nefropatia diabetica, la cataratta e l'ulcera diabetica.
Diabete, i consigli per i genitori
Dei 150mila italiani con diabete di tipo 1 e 2, sono 15mila circa gli under 18 costretti a gestire una malattia che li accompagnerà nel corso della vita.
Accanto a loro ci sono genitori gravati dalle preoccupazioni della gestione dello stesso fuori casa. Cherubini suggerisce alcuni consigli che andrebbero estesi a tutte le famiglie in un'ottica di prevenzione.- Giocare alla routine quotidiana: ciò significa scoprire il piacere di avere tanti appuntamenti comuni, a partire dagli orari regolari per i pasti, i controlli clinici, l'esercizio fisico e il sonno.
- Cucinare insieme: questa è l'occasione per spiegare il valore di alcuni alimenti e le combinazioni per controllare gli zuccheri.
- Fare attività fisica insieme: è auspicabile essere attivi ogni giorno per 30 minuti.
- Allargare gli orizzonti: è bene tenersi aggiornati sulla patologia e cercare di instaurare rapporti con genitori che vivono la stessa esperienza.
- Incoraggiare a vivere positivamente: con la malattia si può convivere. Fondamentale è il supporto dei medici e delle persone care.
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