Il dolore è un evento fisiologico che purtroppo chiunque si trova ad affrontare nella vita, in maniera più o meno intensa. Si tratta di un segnale lanciato dal nostro organismo per portare l'attenzione su una particolare zona del nostro corpo. Può insorgere come segno di un danno tissutale, oppure può generarsi in caso di malattia. Non solo. Il dolore può avere anche cause psicologiche. Può essere limitato nel tempo, oppure cronico.
Ma qual è il massimo livello di sofferenza che un essere umano può sperimentare? Le idee che vengono in mente sono molte. Si va dai "temuti" dolori del parto sperimentati dalle donne, al dolore che arriva come conseguenza di un colpo ricevuto all'inguine per gli uomini. Qualcuno, invece, pensa subito ai calcoli renali. Altri ai tumori.
Bisogna prima di tutto partire da una premessa: ciascuno di noi ha una propria soglia del dolore. In sostanza, ognuno ha un suo livello di sopportazione, e non tutti reagiamo allo stesso modo ad un particolare impulso doloroso lanciato dal nostro organismo. C'è chi riesce ad affrontarlo meglio e chi, invece, ne rimane completamente travolto.
Chiarito questo fondamentale concetto, fra i dolori più insopportabili vengono annoverati il cancro alle ossa e il cancro al cervello. Molti tumori sono in grado di infliggere sofferenza ai malati, e la loro intensità dipende dalla tipologia e dalla localizzazione. Il tumore alle ossa e il tumore al cervello sono conosciuti per essere i più dolorosi, tanto che chi ne è afflitto deve essere costantemente sedato.
Un'altra condizione fisica in grado di indurre grande sofferenza è la colica renale. C'è addirittura chi perde i sensi a causa del grandissimo dolore. Chi ha provato i calcoli renali spesso afferma di aver sperimentato la sofferenza più grande della sua vita.
Anche le fratture ossee inducono dolori indicibili, e fra queste viene spesso menzionata la frattura a una o più costole. Una costola rotta non può essere ingessata, e limita la respirazione. Sembra che ogni respiro equivalga a una fitta violentissima. Ecco perché questa condizione viene messa al secondo posto nella classifica dei dolori più forti sperimentabili dall'uomo.
Ad essere molto dolorosa è anche l'infezione da Herpes zoster, meglio conosciuta come "Fuoco di Sant'Antonio". Il virus raggiunge i gangli dei nervi e lì si insedia, attendendo di manifestarsi. Quando ciò avviene, l'area del corpo interessata risulta essere molto dolorosa.
Infine, fra le condizioni più dolorose troviamo la cefalea a grappolo e la nevralgia del trigemino. La prima provoca un dolore quasi invalidante, che costringe chi ne è affetto al riposto assoluto, meglio se in assenza di luce. Si tratta di una forma di emicrania particolarmente violentae trafittiva.
Ad essere lancinante è anche la nevralgia che interessa il nervo trigemino, che collega il volto al cervello. Il dolore viene descritto come una scarica elettrica, che può essere rapida oppure più insistente, fino a cronicizzare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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