Una gengivite o un tumore della bocca? L'esperto spiega come distinguerli

Le differenze fra i sintomi, i fattori di rischio e la prevenzione. Ecco cosa dobbiamo sapere per garantire al meglio la salute del nostro cavo orale

Una gengivite o un tumore della bocca? L'esperto spiega come distinguerli
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Se ne parla ancora troppo poco, eppure si tratta di una patologia molto aggressiva, con una sopravvivenza a 5 anni di circa il 50%: si tratta del tumore della bocca, o del cavo orale. Nel nostro paese vengono diagnosticati circa 4mila casi ogni anno, con una maggiore frequenza negli uomini. Purtroppo i sintomi vengono spesso confusi con altre malattie, quindi, quando si arriva alla diagnosi, spesso il tumore si trova in fase molto avanzata. Questo spiega il perché, ad oggi, ci sono ancora tanti decessi legati a questa forma di tumore.

Distinguere i sintomi

Per contrastare questa patologia, dunque, un punto chiave sul quale insistere è la diagnosi precoce. Sul suo portale online, Airc riporta quelli che sono i sintomi a cui fare maggiormente attenzione. Un dolore o una ferita alla bocca che non guarisce, un gonfiore che non si riduce, dovrebbero essere oggetto di esame da parte di un professionista. Noduli della mucosa, ulcere, placche bianche o rosse o bianco-rossastre andrebbero sottoposte all'attenzoone di uno specialista, così da intervenire subito in caso si rivelassero segnali riconducibili a un tumore. Anche un dolore all'orecchio può essere un segnale di cancro del cavo orale.

Detto ciò, non è affatto certo che uno di questi sintomi sia necessariamente legato al cancro. Tuttavia, per tutelare la nostra salute, il parere di un esperto è sempre consigliabile. Una visita odontoiatrica, effettuata una volta l'anno, potrebbe realmente fare la differenza, specie superati i 60 anni. Nel corso della visita, infatti, si potrebbero indivuare lesioni pre-cancerose su cui intervenire tempestivamente.

Intervistato da Fanpage.it, il professor Michele Mignogna, docente di malattie odontostomatologiche presso l'università Federico II di Napoli, ha voluto fornire alcuni consigli per distinguere i sintomi di una qualsiasi patologia del cavo orale da quelli di un tumore. "Il carcinoma orale si manifesta generalmente con un aspetto clinico che può essere di tipo esofitico, vegetante oppure può manifestarsi come perdita di sostanza assumendo in tal caso l'aspetto di una ulcerazione. Sono questi gli aspetti più comuni che noi vediamo nel cavo orale, forme vegetanti e forme ulcerate quali manifestazioni di tumori avanzati", spiega. "Però noi oggi battiamo molto su un altro tipo di discorso, perché in genere il cancro orale è preceduto, a volte anche di anni, da dei precursori clinici quali i disordini potenzialmente maligni. Quindi questi precursori sono quelli che noi cerchiamo di identificare e sui quali facciamo specifica formazione nell'ambito dei corsi di laurea. Questi precursori sono facilmente riconoscibili all'ispezione della mucosa orale come variazioni cromatiche o bianche o rosse", aggiunge.

Patologie più comuni con cui può essere confuso il tumore possono essere di tipo infiammatorio, come una gengivite o delle piccole ulcere che poi, però, guariscono.

Quando andare dal medico

Fermo restando che una visita annuale rimane il miglior comportamento da adottare, in caso di lesione orale persistente che non guarisce nell'arco di 3-4 settimane, allora è necessario sottoporsi a una visita medica. "Punto secondo, la migliore prevenzione che si può fare per il cancro della bocca, malattia frequente ed ad alta mortalità e che a volte interessa anche i giovani, è l'ispezione visiva della mucosa orale.

Quindi il dentista prima di controllare i denti deve ispezionare le mucose orali, sempre e in ogni paziente", ribadisce il professor Mignogna. "E se trova una variazione cromatica o diverse alterazioni morfologiche, deve attenzionarle e prendere provvedimenti adeguati nel caso tendesse a persistere", conclude.

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