Lo stress cronico è una condizione che affligge migliaia di italiani, molti dei quali neppure sanno di esserne affetti. Si tratta di uno stato di costante allarme da cui è difficile tornare indietro, recuperando quella calma e quel riposo profondo che appartenevano a tempi precedenti all'esordio del senso di agitazione.
Il nostro organismo è perfettamente in grado di gestire anche ampie situazioni di stress, specie in situazioni che vengono considerare "di pericolo". L'allarme parte dal nostro cervello, quando dall'ipotalamo viene inviato un imput che porta al rilascio dell'ormone corticotropina, indispensabile per innescare nel corpo la reazione necessaria per rispondere al pericolo. Fra gli ormoni che partecipano alla risposta del nostro corpo agli stimoli, abbiamo anche l'adrenalina, che aumenta la pressione sanguigna e favorisce il flusso di sangue, e il cortisolo, noto per essere proprio l'ormone dello stress.
Il cortisolo agisce sul metabolismo dello zucchero e sulla digestione, e modera la risposta immunitaria e il ritmo sonno-veglia. In casi normali, una volta esaurita la fonte dello stress, viene innescato il feedback negativo del nostro corpo che porta a una diminuzione del cortisolo, col ritorno a uno stato di equilibrio.
Un'esposizione ripetuta a situazioni stressanti porta alla condizione di stress cronico, che si prensenta quando i livelli di cortisolo rimangono alti. A causare questo stato possono essere uno stile di vita frenetico, oppure delle condizioni di lavoro non ottimali, o dei problemi familiari. Molti fattori, nella nostra epoca, possono portare a stress, facendoci avvertire una sorta di "pericolo".
Alti livelli di cortisolo possono portare a difficoltà digestive, insonnia, dolori muscolari, mal di testa, aumento o perdita di peso, disturbi mentali che vanno dall'ansia alla depressione. A esaminare questi disturbi è stata l'associazione Mayo Clinic, negli Usa. Altri sintomi più preoccupanti sono spossatezza, irritabilità, fino ad arrivare a dei deficit del sistema immunitario, a diabete di tipo 2 e a malattie cardiovascolari.
Fondamentale, dunque, è abbassare i livelli di cortisolo nel sangue. I valori normali dovrebbero attestarsi intorno a 9-24 μg/dl la mattina, e 3-12 μg/d di pomeriggio.
La Mayo Clinic suggerisce di intervenire con la dieta, che deve essere sana ed equilibrata, fare attività fisica, che riduce lo stress, e cercare di dare regolarità al nostro riposo, favorendo il clico sonno-veglia. Viene inoltre consigliato di evitare e/o ridurre zuccheri, grassi saturi, cereali raffinati, alcol e caffeina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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