I punti chiave
L'importanza di fare sport e tenere il proprio corpo in allenamento, da sempre, è sinonimo di salute e allontana numerose patologie con gli esperti che suggeriscono di praticare attività fisica a ogni età. Adesso, i ricercatori dell'Università dello Iowa, Stati Uniti, hanno scoperto che un allenamento quotidiano allontana lo spettro delle malattie croniche.
I risultati
Per giungere a queste conclusioni sono state esaminate le risposte di settemila pazienti che hanno indicato in un questionario quale fosse il loro livello di attività fisica: dalle risposte è stato scoperto che coloro i quali si allenavano almeno 150 minuti (due ore e mezza) ogni settimana avevano rischi nettamente ridotti di sviluppare 19 diverse tipologie di malattie croniche tra cui quelle che rientrano nella sfera cardiovascolare, della respirazione, il diabete ma anche il cancro. Viceversa, le persone meno attive e sedentarie presentavano rischi maggiori.
I legami con l'attività fisica
"Questo sondaggio, composto da due domande, richiede in genere meno di 30 secondi per essere completato da un paziente, quindi non interferisce con la sua visita, ma può dirci molto sulla salute generale di quel paziente", ha affermato Lucas Carr, professore associato presso il Dipartimento di Salute e Fisiologia Umana dell'università americana e primo autore dello studio. "La maggior parte degli ospedali negli Stati Uniti non chiede ai pazienti informazioni sulla loro attività fisica e nessun sistema ospedaliero nel Midwest lo ha fatto", spiegano i ricercatori.
Il periodo dello studio è durato ben cinque anni, da novembre 2017 al 2022: il nome del questionario, Exercise Vital Sign Survey (Sondaggio sui segni vitali dell'esercizio fisico), prevedeva che ai pazienti fosse chiesto quante volte ogni settimana svolgessero attività fisica da moderata a intensa come una camminata veloce e quanti minuti durava quel tipo di allenamento. I ricercatori hanno confrontato i risultati di chi ha risposto al sondaggio con quelli di oltre 33mila pazienti che non avevano avuto la possibilità di rispondere a quelle domande.
La scoperta
"Riteniamo che questa scoperta sia il risultato del fatto che i pazienti che si prendono il tempo di sottoporsi agli esami annuali di controllo del benessere dedicano anche più tempo ad adottare comportamenti sani, come l'attività fisica", ha sottolineato il professor Carr. Sempre su questo argomento, un altro studio pubblicato sul Journal of Physical Activity and Health dal team di Carr ha messo in luce che quando i medici fatturavano le loro consulenze ai pazienti sull'attività fisica, queste fatture erano rimborsate nel 95% dei casi dalle assicurazioni.
"I nostri risultati suggeriscono che i codici di fatturazione per l'attività fisica consigliati vengono rimborsati a un tasso elevato quando i fornitori li presentano per il rimborso, il che rafforza l'idea di rendere disponibili sondaggi sull'attività fisica e servizi di consulenza", ha concluso Carr.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.