Palpebra che trema: ecco a chi rivolgersi e come si cura

Si tratta di un fastidio davvero intollerabile, ma spesso si tratta di un disturbo transitorio che non deve destare preoccupazioni

Palpebra che trema: ecco a chi rivolgersi e come si cura
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Avvertire di tanto in tanto una palpebra che vibra, trema, è un fastidio abbastanza comune che non deve destare preoccupazione. Chi lo avverte può trovarlo fastidioso, ma è una condizione assolutamente temporanea che si risolve spontaneamente nell'arco di poco tempo. Si tratta della miochimia palpebrale.

In media un essere umano sbatte le palpebre 15-20 volte al minuto e ciò è assolutamente fisiologico, perché ci consente di mantenere gli occhi puliti, protetti e con la giusta umidità. Quando una delle palpebre si contrae in modo incontrollato, addirittura ritmico, si genera quella sorta di tremolio che tanto dà fastidio a chi ne soffre. La buona notizia è che questa condizione non è spia di malattie gravi. "Intorno agli occhi c'è il muscolo orbicolare, che è responsabile dell'ammiccamento e della chiusura involontaria delle palpebre", dichiara la dottoressa Daniela Pavese della Eyecare Clinic di Milano a Starbene.it. "A determinare la sensazione di tremolio sono dei piccoli spasmi a carico di questo muscolo, dovuti a una sovra stimolazione della struttura: durano pochi secondi e poi scompaiono". Nulla di preoccupante, dunque. La dottoressa spiega che è spesso lo stress a generare questo disturbo. Oppure un abuso di alcol e sigarette. Altre volte, invece, potrebbe essere un occhio molto secco a causare il tremolio della palpebra.

Di solito il fastidio dura per poco tempo, ma quando i sintomi si fanno persistenti è allora il momento di rivolgersi a un medico specialista. In particolare bisogna fare attenzione a quelle situazioni in cui, oltre al tremolio della palpebra, si presentano anche arrossamento dell'occhio o secrezioni. Potrebbe infatti trattarsi di blefarospasmo, ovvero una contrazione involontaria del muscolo che porta alla chiusura a intermittenza delle palpebre. Un'altra patologia associabile a questo sintomo può essere la sindrome di Meige, una malattia neurologica che colpisce i muscoli della faccia.

La miochimia palpebrale tende a risolversi autonomamente, ma per aiutare si può procedere applicando dei colliri, così da ridurre lo stato di secchezza dell'occhio. Bisogna poi cercare di individuare la causa scatenante e tentare di risolverla. Stress? Assenza di sonno? Troppi caffè? Si deve lavorare su questi aspetti.

Ridurre il consumo di caffeina, se necessario, o cercare di calmarsi e riposare di più. Solo nei casi più gravi, spiega la dottoressa, si ricorre a iniezioni di botulino. Si tratta di un trattamento periodico, e le iniezioni vengono fatte direttamente nelle palpebre.

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