Il piede piatto è un disturbo moto diffuso che può comportare delle complicazioni da non sottovalutare quando tende a degenerare e compromettere la qualità della vita.
È caratterizzato da un arco plantare che tocca completamente terra quando si sta in posizione eretta ed è legato ad uno sviluppo non corretto della pianta del piede durante l’infanzia o a causa della sua usura durante l’età adulta. Un arco plantare regolare solitamente presenta una curvatura verso l’alto. Questa è posizionata normalmente al centro e consente di distribuire al meglio il peso corporeo quando si sta in piedi o si cammina. È importante per l’equilibrio e per preservarci da eventuali shock o traumi di una caduta o di una perdita di equilibrio.
Quali sono le cause del piede piatto
A causa di questo disturbo si possono verificare durante la crescita problemi alle ginocchia, alle gambe che possono non allinearsi come dovrebbero. Inoltre a causa del piede piatto si tende a percepire maggiormente la stanchezza o il dolore quando si cammina molto o si sta molte ore in piedi.
Nei bambini fino ai sei anni questo problema è molto ricorrente. In questa fase d’età il problema non è accompagnato solitamente da dolore o fastidio. Il pediatra consiglia l’uso di scarpe specifiche, plantari o supporti. Solitamente il problema si risolve entro i dodici anni. A volte tende a non migliorare e il piede piatto rimane sino all’età adulta.
Negli adulti questo disturbo può comparire a causa di un’infiammazione del tendine tibiale, di un’artrite reumatoide. Può essere anche legata a danni subiti dalle ossa del piede e della caviglia in seguito ad infortuni o traumi. Ad esserne maggiormente esposti sono gli atleti, le persone in forte sovrappeso, chi soffre di pressione alta e diabete. È un disturbo che si può presentare nelle donne in seguito ad una gravidanza.
Molte persone che hanno i piedi piatti non lamentano alcun dolore o sintomo particolare. Sono nei casi gravi, in seguito a determinate complicazioni, i soggetti percepiscono dolore acuto nella zona del tallone o dell’arco plantare, alterazione del senso dell’equilibrio e a volte difficoltà nell’indossare determinate scarpe come quelle coi tacchi per le donne.
Questo problema desta particolare preoccupazione quando tende a modificare la camminata in seguito ad una distribuzione non equa del peso corporeo sull’arcata plantare. Quando ciò accade il soggetto che ne soffre può subire problemi alla colonna vertebrale o soffrire di infiammazioni come la comune fascite plantare che se sottovalutata può diventare dolorosa.
Come curare il piede piatto
Quando il piede piatto non provoca dolore non bisogna allarmarsi. Gli specialisti però consigliano di seguire dei preziosi accorgimenti per non complicare la situazione. Innanzitutto è opportuno mantenere un peso equilibrato. Nei casi non gravi si consiglia di indossare scarpe comode, rigorosamente senza tacchi in modo da equilibrare e sostenere la fascia plantare. Da evitare sono i sandali.
Al fine di alleviare la pressione sull’arco plantare sono stati progettati dei plantari specifici utili a non far sentire affaticato il piede e a non sovraccaricare tutto il peso corporeo sull’arcata plantare quando si sta troppo tempo in piedi. Utile è camminare scalzi. La raccomandazione ai più piccoli è quello di camminare a piedi nudi (o con le calze) in casa o sulla spiaggia.
Per correggere il piede piatto solitamente non si ricorre all’intervento chirurgico. Questo è raccomandato solo se il disturbo provoca l’usura o la rottura del tendine o in caso di problemi ossei gravi alle gambe e alle ginocchia in età adulta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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