Un problema dentale può essere spia di altre patologie?

La carie o l'infezione gengivale possono causare o peggiorare alcune patologie. Per questo motivo è importante avere una buona igiene dentale!

Un problema dentale può essere spia di altre patologie?
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Numerosi studi hanno evidenziato legami, in precedenza insospettati, tra salute orale e salute generale. Consapevoli di questo nesso è fondamentale adottare una rigorosa igiene orale e consultare il dentista almeno una volta all'anno, perchè anche se non ci sono urgenze in corso la grande maggioranza delle infiammazioni gengivali e delle malattie parodontali si verificano senza alcun sintomo doloroso.

Sinusite? Forse a causa di una carie

Nella maggior parte dei casi la sinusite è causata da un'infezione delle vie respiratorie superiori, ma non sempre. Le radici dei denti della mascella superiore sono molto vicine ai seni paranasali e da qui la possibilità che un'infezione come una carie possa diffondersi al seno e infiammarlo a sua volta e anche i batteri patogeni presenti nella bocca possono colonizzare i polmoni. Per questo motivo è consigliabile, in caso di infezione polmonare , effettuare un esame del cavo orale.

Mal di denti e mal di schiena, un possibile collegamento

All'origine di alcuni dolori alla schiena o al collo, a volte troviamo una malocclusione dentale ovvero un cattivo posizionamento tra i denti superiori e inferiori e questo squilibrio può generare tensione lungo tutta la catena muscolare della schiena.

Al contrario, un problema di statura , ad esempio una gamba leggermente più lunga dell'altra, può, in presenza di fragilità muscolare, incidere sulle mascelle e provocare mal di denti . Il trattamento prevede sedute di osteopatia e l'uso di una stecca realizzata dal dentista.

Parodontite e diabete, un legame pericoloso

La relazione tra diabete e malattia parodontale è comprovata: l'iperglicemia favorisce la moltiplicazione dei batteri orali e delle molecole che modificano la risposta infiammatoria e indebolisce le cellule di difesa dell'organismo. Un diabete sbilanciato può quindi indebolire i tessuti di sostegno del dente ed esporli a un rischio maggiore di parodontite. Al contrario, la malattia parodontale non curata può, generando molecole infiammatorie, aumentare la resistenza all'insulina: i livelli di zucchero nel sangue diventano quindi più difficili da controllare e aumenta il rischio di complicazioni vascolari.

Prendersi cura dei denti per proteggere il cuore

Diversi studi suggeriscono che esiste una relazione tra l'ipertensione , un fattore di rischio cardiovascolare, e la parodontite : l'una aggrava l'altra,inoltre, l’aggressione batterica potrebbe essere coinvolta, insieme ad altri fattori di rischio, nei meccanismi dell’aterosclerosi.

Nella placca ateromatosa dei pazienti che hanno sviluppato un infarto è stata riscontrata la presenza di Porphyromonas gingivalis, un batterio responsabile delle malattie parodontali . Questo non significa che sia l'unico responsabile degli eventi coronarici, ma uno studio condotto su quasi 10.000 persone ha dimostrato che il rischio di infarto aumentava del 25% negli uomini affetti da parodontite.

Il sanguinamento causato da gengivite e parodontite, ovvero da una scarsa igiene orale, può in realtà consentire ai batteri di entrare nel flusso sanguigno, causando potenzialmente malattie cardiovascolari o ictus.

In gravidanza prestare attenzione ai denti

La gravidanza non è una controindicazione alla prenotazione di un appuntamento dal dentista e salvo casi di emergenza, si evitano cure odontoiatriche nel primo e nel terzo trimestre di gravidanza. Questo perchè nel primo trimestre, una donna incinta può provare nausea e, in caso di aborto spontaneo, non vogliamo che sia psicologicamente coinvolta nelle cure dentistiche. Nell'ultimo trimestre di gravidanza , la posizione sulla poltrona non è comoda per la donna gravida. Si verifica una compressione della vena cava, che può portare alla sincope, per non parlare dello stress del dolore legato al trattamento, che può causare contrazioni.

Uno studio americano del 1996 ha rivelato che le donne incinte affette da parodontite hanno 7,5 volte più probabilità di partorire prematuramente o di partorire un bambino sottopeso, soprattutto perché, a causa degli ormoni della gravidanza, le donne incinte sono più a rischio di sviluppare questo tipo di patologia dentale, in particolare a partire dal terzo mese.

Un'ipotesi suggerisce la migrazione dei batteri che causano la parodontite nella flora vaginale attraverso il flusso sanguigno.

Da qui l'importanza, per chi sta pensando ad una gravidanza, di consultare il proprio dentista perchè curare la parodontite prima della gravidanza riduce del 60% il rischio di parto prematuro.

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