Salute mentale: le sei regole per tenere il cervello sempre in forma

Con i fattori di vita modificabili, che dipendono cioé da ognuno di noi, possiamo mantenere in forma il cervello e scongiurare lo spettro di demenze e patologie più importanti: ecco le abitudini da mettere in atto

Salute mentale: le sei regole per tenere il cervello sempre in forma
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Non è soltanto un discorso motorio: per stare bene e in forma è necessario che anche il nostro cervello continui a essere attivo nonostante l'inevitabile trascorrere del tempo. L'obiettivo principale per mantenere una buona salute mentale avendo la massima autonomia e soddisfazione è un allenamento costante che deriva da numerosi e diversi fattori che, se si trovano in sinergia, riescono a eliminare lo spettro delle demenze e di malattie ancora peggiori come l'Alzheimer. Se per fattori genetici non possiamo far nulla, quelli modificabili dipendono strettamente da come conduciamo la nostra vita e sono determinanti per la salute cerebrale e identificati in almeno sei macro aree.

Dalla prevenzione alla pressione

Il discorso salute fisica è però legato a doppia mandata anche con gli screening e la prevenzione che non devono mai mancare: assieme a questi un ruolo fondamentale è legato all'ipertensione che, se tenuta sotto controllo, aiuta il nostro cervello. "Studi come lo "Sprint Mind" hanno mostrato che abbassare la pressione sistolica (il numero più alto della misurazione) riduce il rischio di sviluppare compromissioni cognitive leggere, spesso precursori della demenza", ha affermato a Repubblica il dott. Aureliano Stingi, biologo molecolare che lavora nell'ambito dell'oncologia di precisione e longevità.

Dieta e attività sportiva

Sappiamo tutti che il benessere inizia a tavola: chi mangia più cereali, frutta, verdure e proteine magre ha maggiori possibilità di avere una memoria di ferro allontanando demenze e declini cognitivi. "Questa dieta include pesce, olio d’oliva, molta verdura e limita zuccheri e grassi saturi". Lo avrete sentito tante volte anche per numerose altre patologie ma fare attività sportiva, camminare, passeggiare e prendersi cura del proprio organismo è determinante per migliorare l'efficienza della memoria.

Non soltanto il cuore, dunque, ma anche il cervello ottiene benefici notevoli. "L’esercizio fisico può aumentare le dimensioni dell’ippocampo, una regione del cervello fondamentale per la memoria, e può contribuire a ridurre il rischio di Alzheimer", spiega l'esperto. Con poco più di due ore ogni settimana tra camminate, corsette e programmi ad hoc si possono evitare anche cadute e conseguenti traumi cranici.

Mente e rapporti sociali

Studiare e leggere mantiene un cervello in forma e allenato: è importante allenarsi quotidianamente per preservare le funzioni cognitive anche nel corso degli anni. Tra gli hobby più quotati c'è la fotografia perché stimolerebbe maggiormente la memoria. "Sebbene non ci siano prove definitive, il cervello sembra trarre beneficio da attività che richiedono attenzione, impegno e un pizzico di sfida". Ultimo ma non come importanza sono i rapporti sociali che vanno coltivati: rimanere socialmente attivi aiuta molto di più rispetto all'isolamento e previene declini cognitivi.

"Anche le chiamate online possono fare la differenza: studi preliminari hanno dimostrato che video-chiamate regolari aiutano a migliorare il benessere cognitivo e riducono l’isolamento sociale. Se possibile, partecipa a gruppi di volontariato o ad attività di gruppo, anche virtuali, che ti interessano", conclude l'esperto.

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