
Introdotto come dolcificante sostitutivo allo zucchero per il suo sapore molto simile, l'aspartame ha cominciato ad essere molto utilizzato per arricchire alcune bevande e prodotti alimentari, come aranciatate, chewing gum o caramelle. Si tratta tuttavia di un composto su cui si è discusso molto, e sul quale sono stati condotti diversi studi mirati a comprenderne la sicurezza.
Una recente ricerca internazionale condotta dall'accademia cinese di scienze mediche, dal Dipartimento di Cardiologia dell'ospedale Qilu dell'università di Shandong e dal Centro di Hong Kong per l'Ingegneria Sanitaria Cerebro-Cardiovascolare del Karolinska Institute di Stoccolma, ha evidenziato come l'aspartame, usato per sostituire lo zucchero, possa in realtà aumentare il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, dal momento che una sua regolare assunzione porta ad accrescere i livelli di insulina tramite azione parasimpatica. Effettuando degli studi sui topi di laboratorio, gli scienziati hanno visto che l'attivazione parasimpatica provoca infiammazione delle cellule endoteliali presenti nel lume dei vasi sanguigni, scatenando la molecola CX3CL1, che porta alla formazione placche aterosclerotiche. Questo rischiosissimo "effetto domino" può, alle lunghe, causare eventi letali come ictus o infarto.
La ricerca, come abbiamo detto, è stata effettuata su topi geneticamente modificati per essere soggetti a malattie cardiovascolari, gli Apoe4, di conseguenza non sappiamo se ciò che è stato scoperto sia esattamente lo stesso anche per gli esseri umani. Resta comunque importante essere a conoscenza delle possibili conseguenze portate da un consumo eccessivo dei dolcificanti. Studi condotti su altri dolcificanti come xilitolo ed eritritolo hanno a loro volta evidenziato un aumento del rischio di ictus e infarto. Non solo. L'Oms ha inserito l'aspartame fra i possibili agenti cancerogeni.
Se da un lato l'uso di dolcificanti è da preferire allo zucchero, dall'altro se ne sconsiglia comunque l'uso frequente. La soluzione migliore e più salutare sarebbe quella di evitare gli alimenti processati.
Lo studio del team internazionale resta comunque molto discusso.
Il professor Oliver Jones, docente presso l'università RMIT di Melbourne, ha dichiarato a Science media centre: "Contrariamente alle affermazioni del documento, è abbastanza ben stabilito che l'aspartame non stimola i livelli di glucosio o insulina negli esseri umani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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