Benvenuta alla stagione delle arance, un frutto particolarmente apprezzato da tutti e carico di vitamine, e dai grandi benefici, che maturano rigogliose in questo periodo permettendo a tutti di farne scorta.
Come si conservano
In questo momento dell'anno sono reperibili dappertutto, supermercati, fruttivendoli e banchi dei mercati. Tra le tante varietà una delle più apprezzate è quella rossa un vero booster che aiuta oltretutto nel periodo classico di influenza e raffreddori.
Il colore delle arance
Il particolare colore, che porta alcune regioni a chiamarle "sanguinelle", è una particolarità dovuta all'alta concentrazione di antociani, pigmenti vegetali che conferiscono al frutto (ma anche a tante verdure) la tipica colorazione sgargiante. Maggiore è la presenza di queste sostanze, maggiore sarà la colorazione rosso-violaceo di frutta e verdura come ad esempio le melanzane, i frutti fi bosco, i ribes, le ciliegie e l'uva rossa.
Gli antociani
Questi pigmenti vegetali idrosolubili appartengono al gruppo dei flavonoidi. Sono sostanze molto importanti per il benessere dell'organismo umano, dal momento che svolgono diverse funzioni protettive. Le principali funzioni benefiche che vengono loro attribuite riguardano la capacità antiossidante, antinfiammatoria, anti invecchiamento e anti radicali liberi a favore delle cellule del nostro organismo. In particolare gli antociani gioverebbero alla salute di vene e capillari; di conseguenza sembrerebbero facilitare la microcircolazione e, quindi, sarebbero di aiuto contro le conseguenze di una microcircolazione non ottimale (vene varicose, cellulite, ritenzione idrica).
Grazie alla loro positiva influenza sulla microcircolazione gli antociani influirebbero positivamente anche sulla fragilità capillare dell'occhio. La loro capacità antiossidante e antinfiammatoria risulterebbe essere inoltre un valido alleato per la salute del sistema cardiocircolatorio.
Perchè sono rosse
La particolare pigmentazione di colore rosso scuro si forma soltanto se le arance vengono coltivate in un luogo con un'importante escursione termica tra il giorno e la notte, soprattutto nel periodo della maturazione. È quindi lo stress termico che favorisce la produzione di antociani, che vengono utilizzati dal frutto per difendersi dal freddo notturno. L'antiocina, in particolare, si sviluppa quando il frutto è esposto a temperature tra gli 8° e i 15° per almeno venti giorni.
Non è semplice trovare posti con questa particolarità, ma il nostro Paese è un'eccellenza anche in questo. In Italia tra le zone migliori per la loro coltivazione ci sono la Sicilia e in particolare la piana di Catania che, grazie alla presenza dell'Etna, permette un'importante escursione termica.
La conservazione migliore
Partendo da questo principio, un gruppo di scienziati dell'Istituto di Scienze agricole e alimentari dell'Università della California hanno scoperto che conservare le arance a una temperatura compresa tra i 4° e gli 11° aumenta il contenuto di antociani, fenoli e antiossidanti.
Lo studio ha provato anche che abbassando le temperature venivano preservati anche la compattezza dei frutti e il contenuto di zuccheri.
In questo periodo, magari quando si compra una bella rete di arance la cosa migliore è quindi conservarla in balcone o in alternativa in frigorifero. In questo modo non soltanto apprezzeremo il gusto ma saremo anche sicuri che la nostra salute ne gioverà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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