Benitez: "Ma quale crisi Conta solo la classifica"

Il tecnico spagnolo: "Non c’è nessuna crisi, basta guardare la classifica". La partita con la Roma? "Se l’avessimo giocata 100 volte in 99 casi avremmo vinto". Nella formazione contro il Werder Brema dubbi sugli acciaccati Milito e Pandev

Benitez: "Ma quale crisi 
Conta solo la classifica"

Milano - I nerazzurri si leccano le ferite dopo la sconfitta rimediata all'Olimpico sabato sera. Ma non c'è tempo per fare sedute di autoanalisi. Alla vigilia della sfida di Champions contro il Werder Brema le parole d'ordine sono queste: la crisi non esiste. A pronunciarle, scandendole in perfetto italiano, è Rafa Benitez. Il tecnico spagnolo per analizzare la situazione si affida ai numeri. E i numeri parlano chiaro: "Non c’è nessuna crisi, basta guardare la classifica. Se l’avessimo giocata 100 volte - dice riferendosi alla partita persa con la Roma -  in 99 casi avremmo vinto".

La squadra è unita "Dopo la vittoria col Bari si parlava della grande disciplina dei giocatori ma c’era il caso dei rigori. Si deve sempre parlare di qualcosa", osserva il tecnico nerazzurro. "Tutte le squadre hanno qualche problema interno, basta guardare la squadra che domenica ha vinto contro di noi". Poi assicura: "La squadra è unita e con la mentalità giusta, se si vince è più facile, se si perde all’ultimo minuto dobbiamo essere più arrabbiati".

Niente polemiche sui cambi A conti fatti all'Olimpico le sostituzioni hanno fatto la differenza. Secondo qualcuno Ranieri è stato premiato perché ha osato di più di Benitez. Ma il tecnico spagnolo obietta: "Sostituire Milito e Pandev infortunati è mancanza di coraggio? Non posso giocare in nove, dovevo fare entrambe le sostituzioni. Non mi preoccupo di ciò che si dice", taglia corto. L’Inter è al primo posto in campionato ex aequo con la Lazio: "Complimenti a loro, ma bisogna aspettare un po' per dare giudizi. La Lazio sta facendo bene, è una squadra con qualità e ha fame, ma è appena l’inizio".

Balotelli? Non guardo indietro C’è chi rimpiange Mario Balotelli: "Quando si decide qualcosa si fa prima un’analisi della situazione, non possiamo guardare indietro. Abbiamo giocatori come Milito, Eto'o, Pandev...è meglio non guardare indietro", osserva l’allenatore spagnolo. "Ho sentito anche dire che Eto'o potrebbe essere un problema, io invece penso che sia la soluzione, uno che può fare la differenza".  

La sfida con il Werder Quanto alla sfida con il Werder, Benitez non scioglie le riserve sull’impiego di Milito e Pandev, entrambi acciaccati ma a disposizione: "Non do percentuali, decido domani dopo l’allenamento. Coutinho dal primo minuto? È una possibilità. È un giocatore giovane e di qualità che ha dimostrato di poter fare bene", risponde. Fra i nerazzurri mancherà Samuel, ma anche i tedeschi sono in emergenza: "Il Werder è una squadra forte con giocatori di qualità ed esperienza, sia noi e sia loro abbiamo infortunati ma è normale nel calcio moderno. Sarà sicuramente una partita difficile. Nel girone siamo tutti nella stessa situazione, noi affrontiamo una partita in casa con fiducia e la convinzione di vincere".

Lo show di Mou? No comment A chi cerca di strappare un commento sull’ultimo show di Mourinho, che ieri ha abbandonato la conferenza stampa indispettito dalle domande dei cronisti spagnoli, Benitez risponde: "Qualche volta non capisco

l’italiano, io comunque rimango qui". Infine, sui calzini portafortuna regalo di sua figlia: "Avete famiglia? Se lei dice 'portali' devo portarli. Ora vediamo, forse dopo l’ultima partita ne cerchiamo un paio di riserva". 

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