Benzina, Scajola: "Ipotesi cartello all'Antitrust"

Almeno 16 milioni di italiani in partenza per le vacanze: allarme traffico. Preoccupano i continui rincari sui carburanti. Palazzo Chigi chiede ai petrolieri di tagliare i prezzi. Netto rifiuto dell'Up. Scajola: "No alle speculazioni"

Benzina, Scajola: "Ipotesi cartello all'Antitrust"

Roma - L’esodo verso le località nel prossimo fine settimana sarà ancora più intenso del primo fine settimana di agosto. Stando alle stime di Telefono Blu, saranno almeno 16 milioni gli italiani in partenza per le vacanze. Ed è allarme traffico: si preannuncia, infatti, un fine settimana da incubo per gli italiani che si metteranno in macchina. A spaventare anche i continui rincari dei carburanti: non va a buon fine l'incontro tra il governo e i petrolieri. Palazzo Chigi: "Non possiamo imporre una riduzione dei prezzi".

Il grande esodo Almeno 16 milioni in fuga dalle città già ampiamente desertificate. Di questi 11 milioni in vacanza vera e propria di almeno 10 giorni e gli altri 5 milioni pendolari del week end. Due milioni in più dello scorso anno. E domenica il giorno più affollato saranno fuori dalla propria abitazione di residenza ben 32 milioni di italiani (tutti compresi bambini e anziani) il che significa il 52%-53% degli italiani. Sarà di più solo a Ferragosto. Caldo, bel tempo voglia di riposarsi e festeggiare e prezzi ribassati rispetto 2008 nel 80% dei casi, ma anche costi della benzina più bassi. Il raffronto non si fa infatti con il mese di giugno ma con agosto dello scorso anno quando i prezzi di benzina e gasolio si attestavano a 1.5. In realtà, proprio in vista dell'esodo estivo, numerosi marchi hanno apportato pesanti rincari ai prezzi dei carburanti.

Governo: "Ridurre i prezzi" Le compagnie petrolifere possono ridurre i prezzi di due centesimi al litro per la benzina verde. È questa la richiesta che il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, ha rivolto alle aziende petrolifere in occasione dell’incontro al ministero sui recenti rincari dei carburanti. "Ci sono margini per una riduzione dei prezzi - ha detto Saglia - e c’è la possibilità di una riduzione di due centesimi al litro per la verde". Inoltre Saglia ha annunciato che il ministero è in contatto con l’Antitrust: "Ci stiamo confrontando per eventuali misure da adottare" in caso si sia verificato un comportamento anticorrenziale.

Il rifiuto dei petrolieri Per le compagnie petrolifere non ci sono margini per una riduzione dei prezzi dei carburanti, neanche dell’ordine di 2 centesimi di euro al litro così come chiesto dal ministero dello Sviluppo economico. A sintetizzare la posizione delle aziende petrolifere è il responsabile delle relazioni esterne dell’Unione petrolifera, Marco D’Aloisi, al termine dell’incontro con il sottosegretario Saglia. "Le compagnie nella loro piena autonomia - afferma D’Aloisi - ritengono non ci sia spazio per una riduzione dei prezzi". Tuttavia "su molti impianti - aggiunge - si possono ottenere sconti fino a 11 cent al litro". Il rappresentante dell’Up spiega che "gli aumenti di questi giorni sono ampiamente giustificati perché i mercati sono tornati a crescere" e punta il dito contro "l’ingiustificato" rilievo mediatico "innescato dalle associazioni dei consumatori".

La richiesta di Scajola Dopo l’incontro Scajola ha chiesto al Garante per la sorveglianza dei prezzi di avviare indagini sull’andamento dei prezzi dei carburanti e "ha deciso di mantenere un confronto costante con l’Antitrust per verificare il comportamento delle compagnie, a fronte di aumenti generalizzati e contemporanei". Inoltre, "ha assunto l’impegno di valutare la fattibilità di alcune proposte provenienti dalle associazioni dei consumatori per stabilizzare le continue oscillazioni di prezzo, fino all’estrema conseguenza di consentire variazioni periodiche".

Il ministro ha anche "disposto di proporre, d’intesa con le Regioni, norme più snelle per favorire l’aumento della diffusione di carburanti ecologici ed economici sostitutivi di benzina e gasolio, a cominciare dal metano", e "ha dato disposizioni al dipartimento Energia di svolgere studi per analizzare la struttura di costi che, secondo le compagnie, giustificherebbe la nostra diversità con l’Europa". Una nuova riunione del Tavolo sui carburanti è prevista a settembre, "con l’obiettivo di avviare una riforma complessiva del settore che favorisca una maggiore efficienza, concorrenzialità e liberalizzazione".

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