Salvo Mazzolini
da Berlino
Mai tanta polizia e tante misure di sicurezza per una prima all'opera. E mai tanti biglietti invenduti per paura di un attentato. C'era da aspettarselo perché l'Idomeneo di Mozart che dopo infinite polemiche va in scena stasera alla Deutsche Oper di Berlino è sì uno degli spettacoli più attesi della stagione lirica tedesca ma è anche uno di quegli avvenimenti che rischiano di risvegliare l'ira delle masse islamiche come le infelici vignette su Maometto apparse l'anno scorso su un giornale danese. Il momento di maggiore tensione sarà alla fine del terzo atto quando sul proscenio verranno calate le teste mozzate di Poseidone, di Budda, di Gesù e di Maometto. Già alla vigilia sono arrivati segnali di irritazione da parte delle comunità mussulmane nonostante i tentativi di gettare acqua sul fuoco del ministro dell'Interno, Schäuble, che per sdrammatizzare l'avvenimento aveva invitato alla prima i dirigenti delle due principali organizzazioni islamiche, Aiman Mazyek e Ali Kizilkaya. Entrambi hanno fatto sapere che non intendono avvallare con la loro presenza «una trovata teatrale chiaramente blasfemica». Ed entrambi hanno rilasciato dichiarazioni che hanno aumentato l'allarme dei servizi di sicurezza. «Se assistere ad un spettacolo in cui si decapitano esseri divini significa dare prova di integrazione, preferisco dare prova di non essere integrato», ha detto Ali Kizilkaya. «Non mi risulta che i cattolici si compiacciano degli spettacoli di Madonna in cui si fanno giochi offensivi con la Croce, quindi è naturale il disagio di un mussulmano davanti ad una scena in cui appare la testa mozzata del Profeta», ha detto Aiman Mazyek. Nel timore che l'irritazione non si limiti solo alle parole, la polizia ha disposto misure severissime e ogni spettatore dovrà sottoporsi ai controlli dei metal detector come negli aeroporti. L'idea, del tutto inedita e molto controversa, di concludere l'opera di Mozart con la presentazione delle teste mozzate delle quattro divinità è del regista Hans Neuenfels il quale ha voluto sottolineare la sua interpretazione della leggenda di Idomeneo, il re di Creta che per salvarsi da una tempesta, durante il viaggio di ritorno dalla guerra di Troia, fa voto agli dei di sacrificare il primo essere umano che incontrerà appena messo piede a terra. Purtroppo il primo essere umano è suo figlio Idomante che Idomeneo cerca disperatamente di salvare evitando il sacrificio. Ci riuscirà solo dopo una serie di disavventure e nel rifiuto di uccidere il proprio figlio il regista vede un atto di ribellione ad un concetto oppressivo della religione. I primi a preoccuparsi per possibili proteste da parte delle comunità mussulmane furono i servizi segreti e la Deutsche Oper fu costretta a togliere l'opera dal cartellone.
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