Berlusconi inaugura la sua nuova "reggia"

A metà strada tra Arcore e Macherio, Villa Gernetto a Lesmo potrebbe diventare la residenza privata di Berlusconi. Al primo piano è tutto pronto, dalle tappezzerie agli arredi. Oggi l’inaugurazione: ospite il primo ministro croato

Berlusconi inaugura 
la sua nuova "reggia"

Roma - Tre enormi salotti, un quarto con camino, una grande sala da pranzo, corridoio, stanza da letto, guardaroba e bagno. A dominare tappezzerie e arredamento colori molto caldi, dall’oro al bordeaux. Al primo piano di Villa Gernetto - a metà strada tra Arcore e Macherio - è ormai tutto pronto, tanto che Berlusconi ha già iniziato a prendersi personalmente cura degli ultimi dettagli. È lì, infatti, che sono finite le statue di bronzo di nudi di donna acquistate in compagnia della figlia Marina durante la sua visita a Saint-Paul-de-Vence, in Provenza. E forse pure la litografia di Brainwash raffigurante Obama nei panni di Superman.

Pur essendo destinata ad accogliere la futura Università del pensiero liberale, dunque, a Villa Gernetto il Cavaliere s’è voluto ritagliare un ampio spazio per i suoi alloggi privati, tentato - racconta chi ci ha parlato nelle ultime settimane - di trasferirsi lì armi e bagagli e riservare ad Arcore il ruolo di residenza-ufficio un po’ come a Roma lo è Palazzo Grazioli. E quanto Berlusconi accarezzi l’idea lo racconta la cura maniacale con cui negli ultimi mesi ha seguito i lavori di ristrutturazione, ormai agli sgoccioli se gli operai sono rimasti ad armeggiare solo nell’immenso salone del piano terra che sarà destinato ad accogliere gli ospiti nel caso di occasioni mondane. Già pronto, invece, il ristorante con le pareti decorate da decine di trompe l’oeil che lo scorso dicembre ha mostrato al presidente vietnamita Minh Triet e che probabilmente oggi farà vedere anche al primo ministro croato Kosor.

Già, perché il battesimo ufficiale della nuova residenza del premier è previsto per questo pomeriggio, quando i due si presenteranno ai giornalisti per fare il punto sulla loro colazione di lavoro. Un appuntamento istituzionale e non politico, perché Berlusconi è deciso a dare a Villa Gernetto un profilo diverso da Villa San Martino ad Arcore o da Palazzo Grazioli a Roma. Tanto da aver già scartato l’ipotesi di tenerci dei vertici del Pdl o le consuete cene del lunedì con Bossi e la nutrita pattuglia leghista, mentre l’unico che l’ha utilizzata per ragioni strettamente politiche - il presidente della provincia di Milano Guido Podestà, che sta organizzando un cena di raccolta fondi per il 15 febbraio - ha comunque dovuto pagare l’affitto alla Idra, la società immobiliare proprietaria di tutte le residenze del Cavaliere (Villa Certosa compresa).

Chi ha visitato il complesso tardo neoclassico sulla valle del Lambro ne parla come di una reggia. Costruita nella seconda metà del Settecento, compreso giardino terrazzato e bosco arriverebbe a contare oltre 350mila metri quadrati. Che il premier ha già in buona parte girato, visto che pare non perda occasione per concedersi un po’ di jogging tra gli alberi. Ed è anche questo che pare abbia affascinato Berlusconi, che ha voluto che i lavori fossero il più accurati possibili anche nelle zone destinate all’Università: l’aula magna, la sala professori, la mensa per gli studenti e le aule per le lezioni. Curatissimi - sotto la supervisione dell’architetta Chiaverano, che già si è occupata di Macherio, e del geometra Trombini - anche i cinque appartamenti che sono stati ricavati nella torre belvedere, destinati ad accogliere statisti ed ex primi ministri che verranno a tenere i corsi. Non è un mistero che Berlusconi abbia già contattato nomi del calibro di Aznar, Blair, Bush, Koizumi, Gorbaciov e Bill Gates.

Insomma, dopo Macherio (dove ormai vive l’ex moglie Veronica) e Arcore (dove domani non è in programma nessun pranzo con tutti e cinque i figli, come riportato da alcuni giornali), il Cavaliere accarezza l’idea di spostarsi a Lesmo. Di certo, anche se alla fine non sarà un trasloco tout court, Villa Gernetto è destinata ad ospitare il premier sempre più spesso.

E forse, almeno per il momento, sostituirà Villa Certosa, dove dopo le polemiche dello scorso anno il premier non va più troppo volentieri. Il buen retiro di Porto Rotondo, infatti, è sul mercato da qualche mese, anche se è chiaro che trovare un acquirente non è cosa facile né rapida.

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