Roma - "Vedete anche voi qual è la situazione di questi giorni. Ci troviamo davanti ad ostacoli importanti, assolutamente da superare nell’interesse di tutti". Intervenendo telefonicamente ad una cerimonia della comunità incontro di Don Gelmini, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna a chiedere un moto di responsabilità da parte dei fuoriusciti finiani: "Sono alle prese con un documento che dovrà ottenere il voto della maggioranza del parlamento per poter andare avanti".
Le ambizioni personali "Carlo (Giovanardi, ndr) non ha mai tradito, non ha mai cambiato bandiera, non ha mai messo ostacoli pretestuosi. A differenza di altri sa che stare insieme è un valore molto alto e sa mettere da parte le ambizioni personali", continua il presidente del Consiglio commentando la consegna del riconoscimento a Giovanardi per il suo impegno nella lotta alla diffusione della droga. Parole che in molti in sala hanno intese come riferite indirettamente al presidente della Camera Gianfranco Fini. "Giovanardi lo merita moltissimo - aggiunge, poi, il premier - perché ha speso una vita contro la droga e non a caso nel 2009 c’è stata una diminuzione di un milione di persone che assumono droghe".
Le cattiverie contro il premier "Noi due siamo stati chiamati a superare diversi ostacoli e a difenderci da tutte le cattiverie che ci sono piovute addosso", continua il Cavaliere rivolgendosi a don Gelmini. "Le cattiverie - aggiunge il premier - sono venute da molte parti, anche da quelle impensate e più imprevedibili".
Ma "tu sarai in grado di difenderti anche per l’assistenza dei tuoi. Io non mi sono mai tirato indietro". «Penso che possiamo fare tante cose insieme - prosegue Berlusconi - la prossima settimana sarei felice di stare insieme a te e ai tuoi collaboratori per sviluppare dei progetti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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