Bersani: "Vinciamo 2-0 contro la Germania" E scattano gli scongiuri

Noncurante della scaramanzia, che nel calcio ha sempre una certa importanza, Bersani si lascia andare a un pronostico secco: "Gol di Marchisio e Balotelli"

Bersani: "Vinciamo 2-0 contro la Germania" E scattano gli scongiuri

Sale la febbre degli italiani in vista di Germania-Italia, la supersfida in programma domani sera. Anche i politici non sono da meno. A Montecitorio è tutto un fiorire di commenti, analisi e battute sulla doppia sfida tra Berlino e Roma: quella sportiva e quella politica (legata al Consiglio europeo per salvare l'euro).

A sorpresa il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, si lancia in una previsione calcistica degna del miglior bookmaker. Non si limita, infatti, a un banale vinciamo o perdiamo. Dà anche il risultato: "Due a zero per noi". Ai cronisti che nel cortile della Camera gli chiedono ulteriori dettagli risponde così: "Confermo, ho avuto una visione: 2 a 0 per noi. Segnano Marchisio e Balotelli". Gli italiani tifosi della nazionale fanno già gli scongiuri. Perché un conto è ostentare il proprio attaccamento ai colori azzurri. Altro è arrampicarsi sui sentieri scoscesi dei pronostici. Vi immaginate cosa accadrebbe se la previsione di Bersani dovesse fallire miseramente e i tedeschi ci buttasero fuori dagli Europei, magari umiliandoci a suon di gol? Al segretario del Pd sarebbe appioppata (meritatamente) la patente del gufo-menagramo. Eppure lui sembra infischiarsene.

Dal tono decisamente più amarcord è il pronostico di Benedetto Della Vedova: per il capogruppo del Fli il risultato è "scontato, un 4-3 storico (come nel 1970, ndr) con Super Mario sicuramente a segno". Ovviamente anche qui sono ben accetti gli scongiuri. Il più accorto, nel senso che evita accuratamente di pronosticare il risultato finale, è Pier Ferdinando Casini. Il leader dell'Udc non si sbilancia anche se "una cosa è chiara - spiega ai giornalisti - ancora una volta siamo nelle mani di un bolognese. Speriamo in Diamanti".

Non c'è nulla come il calcio che unisce di più i politici italiani ai cittadini. Il tifo, per le squadre di club e ancor di più per la nazionale, è una malattia. Una malattia contagiosa che neanche la carica istituzionale è in grado di guarire: basti pensare al presidente della Repubblica Sandro Pertini, che sugli spalti del Bernabeud di Madrid saltava come un ragazzino per festeggiare la vittoria degli azzurri. A proposito, Monti e Napolitano che tifosi sono. Il presidente della Repubblica ha visto una partita, andando anche a salutare la nazionale negli spogliatoi. E il premier? Per ora nulla. Nel frattempo da Berlino fanno sapere che il cancelliere tedesco, Angela Merkel, sarà in tribuna a Kiev nel caso in cui la Germania andrà in finale.

La precisazione ha un senso politico importante: la Merkel, infatti, aveva scelto di boicottare gli europei per protesta contro la detenzione dell’ex premier Yulia Timoshenko. Ma per la finalissima la cancelliera farebbe un'eccezione. Noi italiani, con tutta franchezza, speriamo che resti a Berlino. 

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