Più di sei anni di prigionia. E nonostante gli sforzi di tutti, dal presidente venezuelano Hugo Chavez a quello francese Nicolas Sarkozy, una sua liberazione non era di certo attesa. Ma ieri sera alle nove (ora italiana) è arrivato lannuncio del ministro della Difesa colombiano Manuel Santos. Ingrid Betancourt, dopo oltre 2.300 giorni di prigionia, è libera.
Le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) non hanno più in mano lex candidata alla presidenza del Paese sudamericano. Lavevano sequestrata il 23 febbraio 2002. È stata liberata ieri sera, assieme ad altri 14 ostaggi: 3 cittadini americani e 11 soldati. È apparsa dimagrita, provata, ma sorridente. Con uno zaino sulle spalle e il giubbotto dellesercito è scesa dallaereo che la portava a Toleimada. I capelli raccolti con uno chignon ha abbracciato per primi la madre, Yolanda Pulecio («non cè più bisogno di piangere adesso» le sussurra), e il marito: «Sono molto emozionata. Voglio ringraziare Dio e i soldati della Colombia - le sue prime parole -. Loperazione militare è stata assolutamente impeccabile. Non ci siamo resi conto di quello che succedeva, perché non cè stato un solo sparo, non è stato ucciso nessuno, ci hanno portato fuori alla grande».». E poi: «Credo che la liberazione degli ostaggi sia un segnale di pace per la Colombia».
«Loperazione che ha portato alla liberazione della Betancourt, di Thomas Howes, Keith Stansell e Marc Gonsalves - ha concluso un raggiante Santos - è il frutto di anni di lavoro che finalmente viene ripagato». Secondo la ricostruzione del ministro le truppe di Bogotà avrebbero catturato alcuni guerriglieri ribelli e circondato larea dove erano detenuti gli ostaggi, convincendo altri militanti delle Farc a liberarli. Loperazione Scacco è stata resa possibile, stando alle indiscrezioni che arrivano da ambienti militari, dallopera di alcuni infiltrati che hanno reso possibile localizzare gli ostaggi, nella regione meridionale di Guaviare. Ma localizzarli non sarebbe stato sufficiente: per la liberazione è stato necessario anche ingannare gli uomini delle Farc. «Una liberazione come non si vede nemmeno nei film - lentusiasta commento del ministro dellInterno Fabio Valenzia -. Abbiamo comunicato un falso ordine alle Farc, che così hanno spostato la Betancourt e gli altri ostaggi rendendo possibile il nostro intervento».
«Sono felice che sia finalmente libera» ha dichiarato Sarkozy che nei mesi scorsi si era speso molto per la liberazione e che ha parlato a lungo al telefono con il presidente colombiano Uribe. Ora la Betancourt abbraccerà i due figli, Mélanie e Lorenzo: «Sono stati sei anni lunghissimi e molto dolorosi - hanno detto ringraziando più volte Sarkozy -. Ma non bisogna mai mollare, bisogna continuare a credere e a lottare». Assieme a loro, idealmente, la abbraccia tutto il mondo.
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