È entrato in albergo per vedere la moglie. E fin qui nulla di male, se non fosse che lha fatto con la macchina, «sgommando» nella hall, senza però provocare grossi danni. Alla fine è partita linevitabile telefonata al 113 e unaltrettanto inevitabile denuncia.
Luogo dellimpresa, il prestigioso ed elegante hotel Marriot di via Washington, dove lavora la moglie di un autotrasportatore di 44 anni. Tra i due le cose non vanno molto bene, tanto che lui per vederla ha deciso di presentarsi sul luogo di lavoro. Solo che lha fatto alle due dellaltra notte e per di più dopo aver tracannato qualche bicchiere di troppo. Laddetto alla concierge, che evidentemente doveva essere al corrente dei dissapori allinterno della coppia, ha però bloccato il marito infuriato, impedendone il contatto con la consorte. Il camionista non ha gradito e ha dato in escandescenze, sfogando la sua rabbia contro il computer del banco mandato in mille pezzi con una sua poderosa manata. Poi non contento, è uscito, salito sul suo fuoristrada Mitsubishi, messo in moto, partito e rientrato immediatamente in albergo. Letteralmente, in quanto la vettura ha puntato decisamente verso le vetrate del Marriot.
Per buona sorte lingresso era dotate di cellula fotoelettrica collegata al solito dispositivo di apertura automatica. Così le porte si sono spalancate al suo passaggio senza andare in frantumi. E lautotrasportare ha potuto fare il suo trionfale ingresso nella hall, buttando per aria un po di sedie, vasi e altri «complementi darredo».
Ah, scordavamo: la moglie comunque non glielhanno fatta vedere.
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