Blackout e corridoi roventi: maturità al via tra le proteste

In una scuola ad Affori sospesa l’erogazione della luce. Al Feltrinelli i candidati chiedono un’aula più fresca . Al Parini va forte la traccia su Facebook, Svevo fa «paura»

Blackout e corridoi roventi: maturità al via tra le proteste

Esami di Stato 2009 nelle 625 commissioni di Milano e provincia, un avvio tranquillo. Unico inconveniente segnalato: all’Istituto Pareto, in zona Affori, è mancata la corrente elettrica. «Colpa dell’Enel - dicono in via Ripamonti - che ha programmato di sospendere l’erogazione del servizio senza tener conto delle attività della maturità. Le commissioni non hanno così potuto fare le fotocopie delle tracce dei temi. Sette pagine di roba che hanno dovuto dettare. Così la prova è cominciata con tre ore di ritardo».
A incoraggiare i ragazzi impegnati nelle prove per il diploma si sono mossi anche i massimi responsabili della scuola milanese. Il direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio si è recato all’Istituto Feltrinelli di piazza Tito Lucrezio Caro. «Ho voluto andare in questa scuola – dice Colosio – come gesto simbolico di simpatia per istituto tecnico, una scuola storica della città. Un tipo di indirizzo a cui andrà in modo particolare la mia attenzione». Il direttore regionale ha incontrato le commissioni e i ragazzi, ma quando se n’è andato i ragazzi che svolgevano il tema in un corridoio hanno chiesto uno spazio diverso perché faceva troppo caldo. Si è cercata un’aula fresca, ma mancavano le chiavi, e i bidelli sono stati costretti a forzare la serratura per risolvere il problema. Al liceo classico Berchet, invece, si è presentato il dirigente scolastico provinciale Antonio Lupacchino. «Mi hanno portato nella classe dei migliori – ha detto dopo la visita –. Mi sono complimentato coi candidati, ma ho aggiunto che ci sono anche ragazzi che fanno più fatica ad arrivare il diploma, ma se c’è l’impegno tutti possono raggiungere dei risultati apprezzabili». Quali sono stati i temi scelti?
Non c’è un dato ufficiale, perché il ministero ha scelto un campione di scuole su cui fare un censimento. «Ma i dati – dicono in via Ripamonti – li conosceremo anche noi a settembre». Una modalità che lo stesso Colosio ha così commentato: «Questi dati a Brescia li avevamo in tempo reale. Al ministero non sono in grado di gestire le informazioni in modo adeguato». Così ci si deve limitare a qualche sondaggio effettuato tra gli studenti che uscivano dalla scuola. Al classico Parini la traccia più gettonata sembra essere stata quella scientifico tecnologica che chiedeva ai maturandi di parlare del mondo di internet e dei social-network. Nonostante fosse stata prevista, la traccia letteraria su Italo Svevo non sembra essere stata gradita dai ragazzi. Nessuno dei primi dieci studenti che hanno consegnato i loro temi ha infatti scelto l’analisi della Coscienza di Zeno.

Altre scelte anche il saggio socio-economico, piaciuto molto ai maschietti, mentre gli appassionati di storia, tema a scelta tra la caduta del muro di Berlino e l’unità d’Italia, si contano sulle dita di una mano. Scarso interesse, invece al tema sul rapporto tra giovani e musica con 14 foto leggendarie da Elvis. E domani la seconda prova scritta, diversa a seconda degli indirizzi.

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